Code infinite all’Anagrafe di Abano: «Assunti due nuovi addetti»
Si moltiplicano le lamentele dei residenti per le lunghe attese allo sportello. Il sindaco: «Situazione nota, cerchiamo anche nuovi spazi fuori del municipio»

Tempi di attesa infiniti per una pratica o un certificato in Comune ad Abano. I cittadini protestano e si rivolgono ad altri uffici fuori paese, si accende anche l’opposizione comunale, mentre dal municipio c’è coscienza del problema tanto che verrà presto messa mano all’organico all’Anagrafe per ovviare alla problematica.
Il sindaco Federico Barbierato ammette le criticità e “apre” ad una fase nuova. «Siamo al corrente di alcune difficoltà per gli utenti nel mese di marzo all’ufficio Anagrafe», conferma il primo cittadino.
«L’amministrazione andrà ad assumere due nuovi collaboratori con l’auspicio che questo possa servire a rendere più efficace ed efficiente il servizio.
Il primo nuovo collaboratore ha preso posto dall’1 marzo, il secondo entrerà in servizio nelle prossime settimane.
Sulla questione logistica si stanno cercando altri spazi in prossimità del municipio proprio perché le caratteristiche strutturali dello stesso sono note da sempre e rappresentano un limite storico che stiamo cercando di superare per garantire un’accoglienza più comoda soprattutto per le persone più anziane».
La questione è giunta anche all’attenzione del consigliere di opposizione Luigi Ciccarese.
«Stiamo riscontrando lunghe attese per la carta di identità, infinite code per altre certificazioni non prenotabili, in una situazione logistica disagiata», sbotta Ciccarese. «In ultimo, il necessario ricorso, per i fortunati che possono farlo, ai Comuni limitrofi, per i quali all’evidenza il problema non si pone.
Più volte abbiamo segnalato questo livello di incomprensibile criticità, ma la situazione appare ancora emergenziale. Siamo di fronte ad un livello di efficienza percepito dai cittadini ben al di sotto di qualunque comprensibile standard».
Uno dei casi più recenti riguarda la disavventura capitata ad un residente, Erasmo Maistrello, che necessitava di un’autentica di una dichiarazione di atto di notorietà. «Ho preso il biglietto cartaceo ed dovevo attendere altre 15 persone», racconta. «Ho atteso circa 20 minuti, durante i quali non era cambiata la situazione. Mi è stato riferito lì, da un conoscente di Monteortone, che già una volta precedente gli era capitata una analoga situazione, tant’è che un signore si era preso la briga di far apporre su un foglio di carta le firme di tutte le persone in attesa per presentare una formale protesta all’ufficio competente.
Tengo a precisare che prima di andarmene, poiché era impossibile per me far eseguire l’autentica entro un tempo ragionevole, ho provveduto a contare le persone presenti: 16, per la maggior parte anziane.
I fortunati erano seduti e gli altri in piedi sul marciapiede adiacente piazza Caduti». E ancora: «Mi sono recato pochi giorni dopo a Montegrotto. Ho fatto tutto in tempi molto celeri».
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