Compenso professionale dell’amministratore di condominio: la battaglia di ANACI Padova

Da diversi anni la Dirigenza ANACI si batte per un compenso dell’amministratore di condominio minimo annuale

Gli amministratori di condominio quando presentano il loro preventivo (con l’indicazione del compenso professionale) per assumere un nuovo mandato dovrebbero sapere che oltre a quanto imposto dal Codice Civile ci sono degli obblighi di legge da rispettare. Che i condomini li ignorino è normale, ma che li ignorino molti amministratori è grave. Si tratta, di fatto, di obblighi di legge che ricadono esclusivamente su di loro (e non sui condomini) con sanzioni civili e penali. Questi obblighi non riguardano soltanto le varie leggi afferenti il pianeta casa, quanto l’imperioso obbligo del rinnovo delle varie certificazioni della sicurezza perché possono comportare il fermo dell’ascensore, l’inibizione dell’autorimessa, ecc…

In merito al compenso professionale è significativo constatare che nei corsi di ANACI propedeutici alla professione, l’8% dei neo corsisti dopo la seconda lezione rinuncia di fatto a proseguire perché il compenso “suggerito” non vale le responsabilità che ricadono sull’amministratore immobiliare, non solo civilmente, ma anche personalmente. In effetti già dalla prima lezione assieme ai corsisti, ANACI analizza i costi in questione (affitto, spese condominiali, luce, telefono, stipendi, costi e contributi per collaboratori, ammortamento delle attrezzature informatiche).

È bene dire subito che oltre a tali costi professionali il compenso richiesto deve garantire anche le spese “personali” quali la casa, un mezzo di trasporto e mantenere dignitosamente la propria famiglia. È per questo che ANACI suggerisce che un compenso minimo annuale sia di € 150,00 per unità immobiliare.

Il ruolo di ANACI Padova e le accuse al Presidente

A cura della redazione ANACI

Per aver costantemente suggerito tale cifra il precedente Presidente di ANACI Padova, Giorgio Cambruzzi, fu convocato formalmente due volte davanti alla Commissione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Immaginando quale fosse l’accusa anche della seconda convocazione, Cambruzzi si procurò copia dei verbali dell’Ufficio IVA e delle Imposte Dirette elevati a due colleghi, per l’accertamento dei redditi professionali. L’accusa al Presidente dell’Associazione degli Amministratori Condominiali era di condizionare il mercato. Tuttavia Cambruzzi sottolineò che già ben due uffici finanziari dello Stato avevano stabilito che il compenso per unità immobiliare era de facto identico a quello suggerito dalla Dirigenza ANACI Padova. Sulla base dei verbali esibiti la Commissione chiuse il procedimento, senza ulteriori strascichi.

La Dirigenza ANACI non è stata la sola a interessarsi all’argomento

A cura della redazione ANACI

In merito alle competenze dell’amministratore condominiale, sulle pagine de Il Sole 24 Ore fu pubblicato un interessante lavoro dell’esperto Giorgio Minà il quale valutava il compenso professionale con tre analisi diverse: il calcolo per unità immobiliare, il metodo a rimborso orario, il calcolo parimetrico.

Ebbene, le tre diverse analisi concludevano con un identico risultato: il compenso annuale non può essere inferiore a € 150,00 per unità immobiliare. L’articolo è risalente al 9 Luglio 2019 ed è intitolato “L’amministratore di condominio va pagato 150 euro ad appartamento”. A conti fatti, se l’amministratore interpellato richiede un compenso più basso del 35%, significa che ha altri redditi per mantenere la sua famiglia. Riteniamo in un certo senso che l’amministratore sia l’ombrello para guai per i condomini: è lui che garantisce la potabilità dell’acqua, il parcheggio delle vetture nell’autorimessa, il funzionamento degli ascensori, il dispersore di terra per le conseguenze del corto circuito, lo scarico dei fulmini, il funzionamento sia dell’impianto di riscaldamento che di quello del raffrescamento estivo.

A lui la responsabilità di tutto ciò. A lui, dunque, un compenso che sia adeguato. E dignitoso.

A Padova l’avevamo già messo in atto

A cura di Giorgio Cambruzzi

ANACI Padova nei suoi incontri mensili ha sempre consigliato ai propri associati, già con un certo anticipo, che quando l’assemblea di condominio approva il bilancio preventivo per un anno, sia per i criteri di ripartizione che per i singoli capitoli di spesa, la quota spettante ai singoli condomini deve essere totalmente corrisposta, indipendentemente se i condomini chiedano di corrispondere il loro dovuto a rate.È notorio che la legge impone all’amministratore l’obbligo di riscuotere le quote condominiali, ricorrendo in caso di morosità ai decreti ingiuntivi, per l’intera quota annuale dovuta. Già da tempo ANACI ha consigliato ai colleghi di farsi preventivamente autorizzare ad aderire alla mediazione, qualora il D.I. fosse impugnato. Tale suggerimento è superato dal D. Leg. N. 149 del 10.10.22 che, tra le varie modifiche, ha statuito che “l’amministratore di condominio è legittimato ad attivare un procedimento di mediazione, ad aderirvi e a parteciparvi. Il verbale contenente l’accordo di conciliazione o la proposta conciliativa del mediatore sono sottoposti all’approvazione dell’assemblea condominiale, la quale delibera entro il termine fissato nell’accordo o nella proposta con le maggioranze previste dall’articolo 1136 del Codice Civile. In caso di mancata approvazione entro tale termine, la conciliazione si intende non conclusa.”

L’aggiornamento del D. Leg. 149/22 ha disposto (con l’art. 41 comma 1) che la presente modifica si applica a decorrere dal 30 giugno 2023.

Ebbene, dobbiamo dirlo.

Siamo degli autentici chiaroveggenti.

Riprende la trasmissione “Il Condominio Risponde”

Una buona notizia per i lettori di ABCasa

Giovedì 9 Marzo 2023 alle ore 17.45 e fino alle 18.30, riprenderà la trasmissione quindicinale “Il condominio risponde” dagli studi di posa di Telenuovo (canale digitale terrestre 11).

Si tratta di una trasmissione in cui i telespettatori hanno la possibilità di interagire con gli esperti in studio in merito alle perplessità sulla vita in condominio.

Chi ha dubbi o desidera dei chiarimenti in merito all’argomento del giorno, telefonando al numero 0497441313 di Telenuovo, avrà in diretta la sua risposta. 

Vi aspettiamo

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