Locazioni agevolate: arriva la firma del nuovo accordo
Siglato il nuovo accordo territoriale relativo alle locazioni a canone concordato. Ecco le novità
A metà 2022, con l’approssimarsi della scadenza triennale dell’accordo territoriale per la Città di Padova, UPPI ha cominciato ad impostare un programma di incontri con le altre associazioni firmatarie, estendendo il confronto al Comune di Padova, all’ESU (l’ente per il diritto allo studio della Regione Veneto) ed alle associazioni che rappresentano gli studenti dell’Università di Padova.
Per UPPI è stato necessario assicurare alla città la prosecuzione del cammino iniziato con la legge 431/98 che ha di fatto contribuito a regolamentare in maniera condivisa tutte le tematiche relative all’essere locatore o inquilino.
Ogni accordo è sempre il frutto dell’incontro di istanze diverse, talvolta opposte, e deve costituirne una sintesi realistica, basata comunque sulla legge che concede tutele, pone vincoli, ammette deroghe e di cui non si può non tener conto. Il nuovo accordo per le locazioni agevolate, firmato il 14 febbraio e protocollato il 23 febbraio, è il frutto del grande lavoro di tutto lo staff UPPI Padova che con caparbietà ha fatto da traino e da sprone per tutte le altre associazioni coinvolte.
Lo sconto IMU
Non tutto quello che è stato proposto è stato inserito nel nuovo accordo ma alla fine si è riusciti a migliorarne e chiarirne alcuni aspetti, per esempio ampliando la possibilità di locazioni transitorie ad altre fattispecie, oppure stabilendo sicuri criteri per l’individuazione delle superfici esclusive in caso di locazione parziale ed altro ancora. Chi si aspettava risultati miracolistici in tema di incremento dei canoni di locazione, dovrà trovare parziale consolazione nella riduzione dell’aliquota IMU in caso di canoni che non superino l’85% del massimo consentito. In definitiva, tutelare, assistere e proteggere la piccola proprietà immobiliare è il compito che UPPI Padova porta “realisticamente” avanti da 45 anni. Anche in questo modo.
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La valvola termostatica, questa sconosciuta!
A cura del Per. Ind. Roberto Bortolami,
Consulente Termotecnico
Un argomento di grande attualità da affrontare è sicuramente il risparmio energetico e il contenimento dei consumi sugli impianti di riscaldamento. Tralasciando l’aspetto normativo, ci preme focalizzare l’attenzione su un elemento poco valorizzato: la valvola termostatica.
Si tratta di un termostato ambiente in grado di variare automaticamente la quantità di acqua calda che attraversa il radiatore e quindi l’erogazione della potenza termica dello stesso verso l’ambiente, in base alla reale necessità di calore nella stanza. Sulla testa termostatica è presente un sensore che rileva le variazioni di temperatura ambiente e che regola di conseguenza il flusso di acqua verso il radiatore, in modo da mantenere la temperatura secondo il valore impostato. Ogni volta che nell’ambiente si presentano fonti di calore gratuite (ferro da stiro, fornelli, elettrodomestici, finestre soleggiate e persino il calore sprigionato dalle persone), la valvola automaticamente riduce l’afflusso di acqua calda al radiatore, limitando il consumo energetico e di conseguenza i relativi costi.
Anomalie ricorrenti
Dopo aver montato la valvola termostatica il radiatore si presenta metà caldo e metà freddo? Si tratta di un fattore positivo. Indica infatti che la testa termostatica sta lavorando correttamente fornendo al radiatore solo la quantità d’acqua calda necessaria in quel momento della giornata per mantenere costante la temperatura desiderata.
In alcune stanze non si raggiunge la temperatura impostata? Se il radiatore è coperto da copriradiatori, pesanti tendaggi o se semplicemente si trova in posizioni non ottimali (es.: in nicchia) si consiglia l’utilizzo di appositi regolatori termostatici con sonda di temperatura remota, capaci di garantire una corretta rilevazione della temperatura ambiente. In alcuni casi il mancato raggiungimento della temperatura desiderata può essere dovuto al radiatore sottodimensionato o al detentore non regolato. I benefici che derivano dall’adozione di sistemi di termoregolazione sono almeno tre.
Quali? Prima di tutto una grande autonomia nella gestione. Il sistema di termoregolazione permette alle persone di parzializzare il prelievo del servizio centralizzato di riscaldamento. In secondo luogo, il benessere. Il sistema di termoregolazione calibra l’erogazione del calore in base alla temperatura che si desidera in casa.
In ultimo, il risparmio energetico. La termoregolazione permette di regolare efficacemente gli apporti interni e quelli solari assestando la fornitura di calore proprio a vantaggio del risparmio.
Incendi e calamità naturali: eventi imprevedibili ma sempre più frequenti
A cura del Rag. Giorgio Lorenzi,
Consulente Assicurativo
Da un’attenta analisi dei dati pubblicati dall’ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) relativi ai contratti riguardanti le Polizze Incendio per le abitazioni civili, nonché alle garanzie assicurative per i cosiddetti rischi catastrofali (terremoti, alluvioni, bombe d’acqua) emergono dati poco confortanti. Il numero di abitazioni civili rilevate dall’ISTAT nell’ultimo censimento ammonta a 31,2 milioni di unità, delle quali solo il 52% circa è dotato di una copertura contro i rischi dell’incendio. Prestando invece attenzione alle calamità naturali legate ai cambiamenti climatici o alle siccità estreme (che comportano piogge di particolare intensità e frequenza) si nota che il 75% delle abitazioni civili in Italia è esposta ad un rischio significativo, ma solo il 5% delle stesse viene protetto da una copertura assicurativa contro tali eventi.
Se si considera che l’obiettivo fondamentale della sottoscrizione di un contratto assicurativo a tutela della proprietà immobiliare è quello di proteggere le famiglie dagli eventi dannosi e imprevedibili viene spontaneo chiedersi quale sia il motivo di una così ridotta sensibilità verso tale forma di protezione assicurativa.Uno dei motivi principali potrebbe essere una scarsa o imprecisa conoscenza dei prodotti assicurativi disponibili sul mercato spesso vissuti passivamente come un solo esborso economico da evitare o da procrastinare, vista la non obbligatorietà. Neppure i vantaggi fiscali previsti da alcuni provvedimenti legislativi, come la detassazione dei premi relativi alle garanzie catastrofali e le detrazioni dei relativi premi versati, hanno sortito i risultati auspicati.
Solamente attraverso un’analisi puntuale e precisa fornita da esperti professionisti o con la stesura di progetti assicurativi individuali, possono essere efficacemente individuati i rischi cui un fabbricato è sottoposto: l’incendio, lo scoppio, l’esplosione, gli eventi atmosferici e i relativi danni da grandine, la responsabilità civile nei confronti di terzi inerente la proprietà e la conduzione dei fabbricati. Per il resto sembra regnare sovrano un gran deficit informativo. Per questo UPPI Padova ha deciso di offrire ai propri associati una consulenza gratuita che renda i proprietari immobiliari sempre più coscienti dell’utilità e della convenienza economica che lo strumento assicurativo può avere per preservare, di fatto, i sacrifici di una vita.
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