Il prezzo degli affitti aumenta ancora: in Veneto cresce più della media

Trovare casa in affitto, ultimamente, sembra un’impresa. Per non parlare dei prezzi, che continuano a crescere, diventando insostenibili per tante persone. A dirlo è anche Idealista, la piattaforma online di annunci immobiliari, che ha pubblicato uno studio sulle tendenze del mercato nell’ultimo anno.

Il risultato? Anche nel 2024 i costi degli affitti sono cresciuti, registrando un +10,6 per cento rispetto all’anno precedente, che fa arrivare il canone medio nazionale a 13,8 euro al metro quadro. Il rialzo interessa praticamente tutto il territorio nazionale - ben 19 Regioni su 20, tutte tranne la Basilicata - ed è particolarmente concentrato nelle grandi città, come Roma e Napoli che registrano aumenti rispettivamente del 16,6 per cento e del 16,2 per cento.

Ci sono sette Regioni dove la crescita è superiore alla media nazionale: il Veneto, con il suo +11,2 per cento, è tra queste.

Un’offerta sempre più limitata

«Questa dinamica è attribuibile a una domanda sostenuta che si scontra con un’offerta sempre più limitata nella maggior parte dei mercati», commenta Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di Idealista.

«Inoltre si è registrata una crescita significativa degli affitti transitori, che rappresentano ormai il 25 per cento delle locazioni sul portale, mentre la diffusione degli affitti brevi sta ulteriormente aggravando la situazione sottraendo immobili al mercato residenziale tradizionale», aggiunge, prevedendo ulteriori crescite nel 2025.

La tendenza potrebbe essere invertita solo con misure strutturali, con l’obiettivo di incentivare gli affitti a lungo termine e riequilibrare così il mercato.

Di quanto aumentano gli affitti

Sono tante le città italiane dove la domanda ha fatto schizzare alle stelle i prezzi delle case in affitto.

Tra queste c’è anche Venezia. Se il canone medio è di 13,8 euro al metro quadro, nel capoluogo veneto si arriva fino a 21 euro. Cifre più alte si riscontrano solo a Milano - 23,3 euro al metro quadro, che confermano la città come la più cara d’Italia anche se gli aumenti sono stati più contenuti - e Firenze, con 21,5 euro al metro quadro. In quasi tutte le province del Paese si riscontrano aumenti, più o meno marcati.

E questo vale soprattutto per quei territori dove sono particolarmente diffusi gli affitti brevi, sia per motivi turistici che lavorativi. Questo spiegherebbe, si sottolinea nel report di Idealista, impennate importanti ad esempio in provincia di Sondrio (+41,6 per cento), Catanzaro (+28,2 per cento), o Belluno (+23,4 per cento), dove però la crescita è particolarmente elevata anche a causa delle imminenti Olimpiadi invernali.

Dove sono i prezzi più alti

Ed è proprio la provincia di Belluno, con i suoi 32,4 euro al metro quadro a posizionarsi al vertice per i prezzi degli affitti, seguita da quella di Lucca (28,4 euro al metro quadro) e Rimini (25,8 euro al metro quadro). Per quanto riguarda le altre province venete, dopo Belluno la più cara è Venezia con 16,2 euro al metro quadro.

A seguire troviamo Verona (12,3 euro al metro quadro), Padova (11,5 euro al metro quadro), Treviso (10,6 euro al metro quadro), Vicenza (10,5 euro al metro quadro) e infine Rovigo (7,6 euro al metro quadro).

In generale in Veneto, nonostante la Regione sia stata interessata da forti aumenti e al di là dei picchi su alcuni territori, il prezzo di una casa in affitto rimane al di sotto della media nazionale. Le Regioni che, al contrario, risultano al di sopra sono Lombardia, Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. Quella più conveniente, invece, è il Molise, nonostante Campobasso abbia registrato un aumento esponenziale del 18 per cento.