Comacchio e la civiltà dell’anguilla: è sempre lei la regina delle valli
Dalla “Manifattura dei Marinati”, oggi anche museo, all’escursione in barca alla scoperta degli antichi lavorieri per la pesca: il Parco del Delta, patrimonio di biodiversità, deve molto a questo pesce

La regina è sempre lei, l’anguilla. Regina delle valli, dopo le lunghe peregrinazioni atlantiche, e fonte di sostentamento per i comacchiesi da sempre. Tanto che, un tempo, quando c’era miseria, in molti andavano a rubarle di notte nelle valli le anguille.

La fame era fame… Con i giacimenti di sale, un tempo l’anguilla costituiva la risorsa più importante di Comacchio.
Un ruolo che conserva tutt’oggi, tanto da essere considerata il simbolo stesso della città del Delta del Po ferrarese e delle sue celebrate valli. Sì, perché il regno dell’anguilla è un paradiso naturalistico contraddistinto da paesaggi di delicata bellezza e da un patrimonio di biodiversità così importante da far guadagnare all’area, oggi Parco del Delta, anche la tutela dell’Unesco, come Riserva della Biosfera.
Dodici forni per dodici famiglie
Anguilla che è anche regina della cucina tipica comacchiese, protagonista di tante ricette e di una grande sagra che si svolge all’inizio dell’autunno. La Manifattura dei Marinati, dove l’anguilla è stata lavorata dagli inizi del ‘900 in poi, è oggi anche un museo che documenta l’intensa attività legata a questo iconico pesce delle lagune dopo la sua cattura nelle valli.
La sua lavorazione era privilegio di 12 famiglie locali, secondo le regole delle vecchie corporazioni. 12 come i grandi camini di questa monumentale manifattura che oggi è stata musealizzata, proprio per testimoniare cosa ha rappresentato l’anguilla per Comacchio.
E’ nella Manifattura dei Marinati che avveniva (e ancora avviene) l’intero processo di lavorazione di questo pesce: dal taglio, una vera e propria decapitazione, all’infilatura negli spiedi, al successivo bagno nella salamoia d’aceto che, nelle botti, garantisce all’anguilla una marinatura ottimale.
I grandi spazi della Manifattura custodiscono anche le imbarcazioni tradizionali per l’attività di pesca nelle valli, a cominciare dal curioso “velocipide” (in dialetto il Vulicèpi), chiamato così per la sua agilità a muoversi in ogni angolo delle valli, tanto che lo utilizzavano anche le guardie impegnate a contrastare la pesca di frodo. Tra le barche più singolari c’è la “Maròta”, chiusa anche in superficie e utilizzata anche come vivaio per il pesce..

L’istinto di tornare al Mar dei Sargassi
Gli itinerari legati all’anguilla portano anche alla scoperta dell’ambiente vallivo, dove ancora esistono i lavorieri, ovvero le infallibili trappole a imbuto costruite in legno e contraddistinte da reti dal diametro sempre più piccolo dove le anguille si infilavano senza possibilità di uscirne.
Bastava un retino per metterle nelle grandi ceste che poi con la barca venivano trasportate alla Manifattura. Lungo il percorso, le sguscianti anguille tentavano in tutti i modi, ma invano, di sfuggire alla loro sorte e di riprendere il loro istintivo viaggio di ritorno verso il Mar dei Sargassi, dove da sempre vanno a riprodursi (ci impiegano tre anni).
Alla Manifattura dei Marinati, alla fine del percorso di visita (che comprende anche alcuni video d’epoca), si possono acquistare le anguille marinate tradizionali del Delta del Po (Presidio Slow Food), come pure le alici o le acqua delle marinate. Il tutto ancora confezionato nelle scatole tradizionali.

Alla brace, a “becco d’asino” o nel brodetto di verze
Non v’è dubbio che la cucina legata all’anguilla sia un must per Comacchio. Un tempo era l’unico mezzo di sostentamento alternativo al pane. Vengono preparate tradizionalmente in tanti modi: quelle marinate, ovviamente, sono quelle che maggiormente rientrano nelle abitudini quotidiane.
Anguille che però si fanno apprezzare anche cotte alla brace sulla griglia (come le propone il ristorante “Locanda del Borgo” in centro a Comacchio), o a “becco d’asino” o nel “brodetto di verze” come, secondo una vecchia consuetudine invernale, le propone il ristorante “Europa” della vicina Porto Garibaldi.
Sofia Loren e il grande cinema d’autore a Comacchio
Le valli di Comacchio sono un mondo sospeso fra realtà e suggestione, fisica e metafisica. Dove non è difficile cogliere i motivi che hanno spinto tanti registi a scegliere questo micro mondo come sfondo per un film.
Su tutti Mario Soldati che nella Manifattura dei Marinati ambientò il suo celebre film “La donna del fiume, di cui è stata protagonista una giovane ed esuberante Sofia Loren. Luchino Visconti vi ha girato “Ossessione”, Pupi Avanti “La casa dalle finestre che ridono”, Michelangelo Antonioni e Wim Wenders “Al di là delle nuvole”, pellicola del 1995 che ha come sfondo il lungo porticato del Loggiato dei Cappuccini.
L’Argine degli Angeli conduce all’eden naturalistico
Per gli amanti della natura, della bici, e del birdwatching Comacchio mette a disposizione escursioni di ogni genere, su cui spiccano quelle in barca per ammirare le ultime stazioni di pesca, come il Casone Serilla.
Qui i vallanti restavano mesi, lontani dalla famiglia, a faticare nel duro lavoro della pesca. Oggi in questi luoghi, oltreché per ammirare la civiltà dei lavorieri, si va per ammirare i fenicotteri rosa, che nelle valli hanno trovato un sicuro rifugio. Con la stagione più bella è l’Argine degli Angeli, una pista ciclabile che lambisce le valli e con uno spettacolare tratto di 5 km collega Comacchio ai suoi lidi.
E’ piuttosto frequente imbattersi in gru, aironi, beccacce… Nel delta c’è la più alta densità di biodiversità: un migliaio di specie di piante, 500 specie di vertebrati e quasi 3500 di uccelli.
Trepponti, un’architettura metafisica
Il centro storico di Comacchio è un altro piccolo mondo. Fino a pochi anni fa era percorribile soltanto a piedi o in barca. Ma nel cuore della città, per fortuna, è ancora così, mantenendo intatta un’atmosfera d’altri tempi.
Comacchio è una visione, un’apparizione, un incantesimo… E in ogni momento del giorno o dell’anno le sfumature la rendono diversa questa città fatta di mattoni, con i ponti dalle fogge più strane, a cominciare dal Trepponti, simbolo stesso della città, luogo di memoria letteraria e scalinata oggi utilizzata per le sfilate di moda. I canali scorrono a filo delle strade facendo da specchio alle belle case, alcune già restaurate, altre no.

L’etrusca Spina e la nave romana intatta, come il suo carico
Ma è dentro ad alcuni di questi palazzi che si celano i tesori più importanti di Comacchio. Al Palazzo degli Infermi, proprio accanto al Ponte degli Sbirri, la storia si è data appuntamento, formando il Museo del Delta Antico, accorpando in un’unica sede gli straordinari reperti che documentano due scoperte archeologiche recenti: le tombe etrusche di Valle Trebba (1922) e la nave romana di Valle Ponti (1981).
Dalle tombe sono emersi vasellame, monili e altro materiale che testimonia la ricchezza della città etrusca di Spina, mentre dalla nave romana trovata intatta con il suo carico pochi metri sotto terra è stato recuperato un patrimonio di testimonianze artistiche e oggetti di vita quotidiana, tale da far ribattezzare la nave (il cui scafo è ora in restauro) “La Pompei del mare”. Il direttore del museo Marco Bruni racconta che la nave viaggiava tra Ravenna e Aquileia ed è affondata all’improvviso.
Trasportava anfore piene di olio e di vino, ciascuna proveniente da un luogo diverso. L’esposizione mette in risalto i pezzi rari, come certi tempietti votivi in miniatura. Il museo offre anche un percorso olfattivo e uno tattile. Nel Delta, a stazione Foce, sono state ricostruite due abitazioni etrusche.

Remo Brindisi e la sua casa dedicata all’arte
Per completare il viaggio nell’arte è d’obbligo la visita alla Casa di Remo Brindisi al Lido di Spina, dove l’artista (che è stato anche direttore della Triennale di Milano) ha vissuto l’ultima parte della sua vita. La casa, progettata dall’architetta e designer Nanda Vigo, è oggi il Museo Alternativo creato da Brindisi.
In questo singolare edificio a cilindro piastrellato di bianco sono esposte opere di artisti che hanno scritto brani importanti di arte moderna e contemporanea: da Picasso a Warhol, da De Chirico a Giò Pomodoro e molti altri. In questa casa Brindisi accoglieva gli amici, il laboratorio era vicino alla cucina e il tutto favoriva momenti d’arte intrecciati a momenti di vita quotidiana.
Comacchio e il suo territorio danno l’impressione di costituire un mondo a parte, capace di trasmettere suggestioni non comuni.
Ma di farlo senza forzature, semplicemente dando concretezza a un’identità che il tempo non ha scalfito. Qui l’orologio del tempo sembra scorrere più lentamente per regalare la sensazione di vivere più intensamente questo luogo, così vero ma anche così ricco di poesia…

L’EVENTO: DOMENICA 11 IL CARNEVALE SULLE BARCHE
Comacchio indossa la maschera e per due domeniche di seguito (la seconda è la prossima, l’11 febbraio 2024) propone il Carnevale sulle barche. Una festa unica, il Carnevale di Comacchio, perché è “galleggiante”, si svolge prevalentemente sulle barche, ovvero sul mezzo nei secoli più utilizzato in questa cittadina .
L’unicità del Carnevale di Comacchio, giunto quest'anno all'edizione numero 11, si deve alla miscela di fantasiosa magia che lo anima e che anima la cittadina. Le barche vengono trasformate in veri e propri battelli allegorici, divenendo così delle originali opere d’arte. Animate da tante maschere. Ogni imbarcazione porta un messaggio.
Gli allestimenti vengono decisi e preparati mesi prima. Scivolano le barche lungo i canali del centro storico, trasportano gioia e allegria e coinvolgono anche tutti i partecipanti lungo le rive. Ci sarà anche Forcolina, la mascotte della festa.
Il Carnevale, giunto all’XI edizione, è divenuto un evento di forte attrazione turistica, che richiama ogni anno a Comacchio migliaia di persone provenienti da ogni parte d'Italia.

IL PROGRAMMA DELLA FESTA
Ore 10:30 Piazzetta Trepponti
Sfilata dei bambini delle Scuole Primarie dell’I.C. di Comacchio
Ore 11:00 Via XX Settembre
Premiazione dei bambini delle scuole Primarie I.C. Comacchio
Ore 13:15 Piazzetta Trepponti
Presentazione degli equipaggi e temi delle barche allegoriche
Ore 14:00 Si apre il sipario per la sfilata di Barche Allegoriche, Gruppi mascherati e Scuole di Danza
Ore 16:30 piazzetta Trepponti
Esibizioni di danza e coreografie a cura delle associazioni di ballo
VL Fusion Lab di Valentina Luciani e Laura Tomasi
ASD El Movimiento di Beatrice Cavallari
ASD Body Fly di Maura Modonesi
ASD My Life di Mad Dany
ASD La Bottega degli Artisti di Sara Parmiani
Carnevale dedicato ai bambini
Dalle ore 14:30 – Via Cavour
Il villaggio degli indiani
le canoe scivoleranno sulle acque dei canali
Giochi, trucca viso, palloncini
Merenda con pane, cioccolato e pop corn
Spettacolo “Le mille bolle blu” con Thomas Goodman
Via San Bertolo dalle 15:00
Spettacolo musicale di percussioni ROTOTOM – laboratorio di drum circle e percussioni a cura della Civica Scuola di Musica Comacchio
Per le vie del centro storico
Musica e intrattenimento THE DIXIE GANG – Street Band
Via XX Settembre
Dalle 10:30 alle 18:30
L’Isola che non c’è – a cura dell’unità pastorale San Cassiano
dolci e bevande e animazione - Ore 15:00 esibizione e animazione musicale a cura di Comacchio Music Lab
Ore 15:30 e 16:30 - Via Zappata
Il Teatrino dei Burattini di Massimiliano Venturi: "Occhio Pinocchio!"
Ore 16:00 Via XX Settembre - Palco
Premiazione delle maschere più originali per le categorie:
Bambini e ragazzi – Adulti - Piccoli Gruppi Iscrizioni: sul palco o con posta elettronica info@carnevalecomacchio.it
Nel centro storico fin dal mattino
LUNA PARK – MERCATINI – RISTORAZIONE E INTRATTENIMENTI
Ore 17:30 Piazzetta Trepponti
Premiazioni delle barche allegoriche, delle scuole di danza e dei gruppi a piedi
A seguire:
Intrattenimento musicale e allegria con balli di gruppo e divertenti sorprese insieme ad associazioni e turisti per salutare il Carnevale
Area riservata.
Le persone con disabilità potranno assistere alla manifestazione stazionando sul lato “Barletta” di via Pescheria con accesso dalla corte di Palazzo Bellini
Ingresso entro le ore 13:00
Info: www.carnevalecomacchio.it
Facebook: Carnevale sull’ Acqua
Instagram: carnevalesullacquaNel centro storico fin dal mattino
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