Kolbe, un calcio stoppato che vale una semifinale
Lo scalino è di un punto e passerà alla storia la rincorsa di trenta metri di Kolbe sulla trasformazione di Ramos riuscendo a stoppare il calcio dell'estremo francese che di punti ne vale 2. Un inedito mai visto a un mondiale. E se pensate che dopo 7 mete (4-3 per il Sudafrica) la partita è finita 28-29 capite il capitale buttato dall'estremo dei Bleus sino a ieri asl 100% delle realizzazioni.
Un quarto durissimo di Bokses il titolo flash dell'Equipe giocando sulla similitudine di Boks e Boxe, una durezza, un corpo a corpo che quasi fa svilire quelli visto sabato 14 fra Irlanda e Nuova Zelanda. Semplicemente i Bleus non riuscivano neppure a passarsi palla nelle retrovie senza essere aggrediti.
E alla fine ne resta una sola di europea, l'Inghilterra passata viva quasi per sbaglio dal quarto di Marsiglia (30-24) contro delle Figi naif capaci nel finale però di impostare un'inattesa rimonta. Venerdì 20 e sabato 21 si giocheranno quindi (tutte allo Stade de France) Nuova Zelanda - Galles e Inghilterra-Sudafrica replica della finale di Tokyio 2019.
Alla Francia non è riuscita quindi né la vendetta del 1995 per la semifinale di Durban, turbata da un monsone e dalla ragion di Stato imposta da Mandela ("rubata" nel pensiero di tanti, in campo c'era Galthié mediano di mischia ora ct dei Bleus, la Francia finì terza) ed è pure andata peggio del primo mondiale ospitato in casa nel 2007 dove giocò almeno la finalina, soccombendo ai Pumas allora in piena evoluzione.
Si ferma ai quarti il grande cantiere dei Bleus iniziato promuovendo l'Under 20 campione del mondo, quella dei Dupont e di N'Ntamak (tagliato fuori dal mondiale per un infortunio), costruita sui test vincenti di novembre e sui titoli del 6 Nazioni. Con l'Irlanda rappresenta la più grande delusione della Coppa del Mondo, la scommessa persa dell'Europa sulle potenze del Sud costruita su un quadrienno dove in cima al ranking si sono dati il cambio verdi e bleus, a colpi di vittorie su All Blacks e Sudafrica.
Una partita dai mille episodi chiave in cui l'equilibrio è sembrato spezzarsi più volte. Nell'avvio bruciante della Francia già in meta al 3' con il pilone Baille e nella pronta risposta di Arendse, la giovanissima ala imbeccata da un calcio di Libbok. Poi iniziano le crepe di Ramos che stavolta sbaglia un piazzato. Botta e risposta al contrario fra 17' e 22': stavolta è De Allende a trovare il buco su un'azione rotta, nata da un cross geniale di Libbok che sfugge alla presa ma finisce in bocca al centro. Risponde il genio di Dupont (ieri con qualche smagliatura, ma non si poteva chiedergli di più) che per evitare la rete difensiva africana batte veloce un penalty e scarica subito sulla bandierina dove è appostato Muvaka. Siamo sul 12-12 al 22' e qui succede che Ramos si attarda nel battere dalla fascia e Kolbe riesce nello sprint sino a stopparlo. Primo segnale, in controtendenza sul ruolino di marcia degli uomini di Galthè.
Nota di demerito al pubblico che fischia tutti i piazzatori del Sudafrica.
Due minuti e ancora Kolbe, gasatissimo, riceve un assist che richiede solo uno sprint dei suoi. Quasi gli toccano una caviglia, ma arriva sotto i pali.
Il primo tempo fa ancora in tempo a regalare il pareggio della Francia (19-19) e l'espulsione di Etzebeth per un carica su Atonio a cui chiede scusa uscendo dal campo. Si va alla pausa, con il pensiero che la prima strategia dei francesi di colpire e affondare il nemico sia fallita, la furia sfogata rapidamente.
Ma l'occasione è ghiotta: 8 minuti della ripresa con l'uomo in più che ha pure un valore specifico nel caso di Etzebeth.
Ma qualcuno fra il pubblico ha cominciato a pensare che davanti al presidente Macron, l'arbitro Raynal stesse portando la Francia in porto.
Ma altro segnale negativo, il periodo in superiorità numerica finisce 0-0. E questo semina dubbi fra i Bleus. Sul punto Kolisi chiarisce "Non ho pensato all'arbitro (Atonio, 146 kg, non sembra neppure accorgersi dell'impatto) ci siamo guardati e ho detto. Adesso dobbiamo giocare più vicini. Dobbiamo sacrificarci".
La ripresa però non è stata foriera di punti segnati, il campo di combatimento ha azzerrato in entrambi i fronti la capacità di costruzione di una meta. Tutti in cerca si situazioni rotte. Invece al 66' dopo una mischia chiusa crollata dal lato francese, gli Springboks hanno provato con il gioco basico. Una penaltouche pennellata da Pollard in zona rossa, un paio di fasi e palla a Etzebeth che di fisico sfonda. Poi solo calci, o meglio la rinuncia alle touche e pur con una meta in meno le Bleus stanno agganciati. Due i piazzati trasformati, con il pensiero di ricevere palla al rinvio e andare avanti. Ma quell'ultimo passo non riesce. E il giovane Arendsee sull'ultima ruck riceve palla e la spedisce in cielo. Due squadre crollano a terra sfinite. Poi è solo gioia e pianto.
Galthiè in conferenza stampa fa notare a Dupont qualche errore. Smontare da un sogno è difficile.
Il tabellino
Francia Sudafrica
3' m.Baille tr. Ramos (7-0); 6' m.Arendsee tr. Libbok (7-7); 14 cp nt Ramos;; 17' m. De Allende nt (7-12); 22' Muvaka nt (12-12); 24' m. Kolbe tr. Libbok (12-19); 30' m. Baille tr. Ramos (19-19); 40' giallo Etzebeth per fallo su Atonio cp Ramos (22-19).
St.
52' cp Ramos (25-19); 66' m. Etzebeth tr. Pollard (25-26); 68' cp Pollarda (25-29); 70' cp Ramos (28-29)
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