La diagnosi neozelandese: contro gli Azzurri rallentare la palla

Jordie Barrett prova i calci liberi contro la rete a Lione
Jordie Barrett prova i calci liberi contro la rete a Lione

Vedere, quel poco che ti fanno vedere, un allenamento della Nuova Zelanda è sempre interessante. Gli esercizi con cui ognuno migliora le proprie abilità manuali e simula al massimo le situazioni di gioco del proprio ruolo sono ripetitivi e al limite del noioso ma garantiscono che, sotto la pressione e il ritmo della partita, ci si cavi d'impaccio con movimenti diventati ormai  degli automatismi.

Così lunedì lunedì 25 negli impianti del parco di Gerland, il quartiere a bordo del Rodano, nella zona della confluenza, all'ombra dello stadio centenario Matmut (ex del Lione calcio, ora delrugby) abbiamo visto l'infinita sequela di calci liberi di Jordie Barrett contro la rete che gli restituisce velocemente l'ovale, il corpo a corpo di Ardie Savea, i passaggi fra il mediano Smith e la seconda Retallick, un campo diviso a zone per un allenamento di rifinitura in vista degli Azzurri.

JOE SCHMIDT

Abbiamo incrociato Joe Schmidt, ex allenatore Irlanda ora nello staff di Foster, per chiedergli la strada ed è iniziato un domanda risposta sulla sua Irlanda e poi l'Italia.

"L'Irlanda ha veramente impressionato, può finire a punteggio pieno anche se le partite contro la Scozia sono molto difficile, anche perché la matematica ancora non condanna gli highlander fuori dai quarti. In più l'Irlanda non ha avuto ancora un infortunio e questo vuol dire molto in un torneo così lungo".

"L'Italia è impressionante, i tempi di uscita della palla dalla ruck sono i più veloci del 6 Nazioni, ancora meglio dell'Irlanda. E poi avete visto quanti pochi centimetri sono mancati per battere la Scozia, lasciate perdere lo score finale. Quel che ha detto la partita è che l'Italia nella ripresa poteva vincere. E lo stesso contro la Francia. E poi c'è Capuozzo, avete visto cosa ha fatto a Cardiff".

SCOTT MC LEOD

L'allenatore della difesa della Nuova Zelanda in conferenza stampa post allenamento così ha parlato dell'Italia, prossimo avversario venerdì 29 allo stadio Ol di Lione. Molte cose sono identiche a quelle di Schmidt ma tant'è l'analisi del gioco è univoca.

Evoluzione Azzurri:

"Hanno davvero progredito il loro attacco da quello che posso vedere. Avevano la palla più veloce a disposizione nel Sei Nazioni, migliore dell'Irlanda. Conoscono il loro piano di gioco e lo stanno attuando bene".

"Hanno davvero migliorato le loro abilità in termini di passaggi e linee di corsa. Tengono impegnati i difensori per molto tempo. E poi hanno la capacità di giocare da dietro verso il largo o con il compagno accanto a loro. Quindi è piuttosto difficile difendersi"

"Sono molto bravi a spazzare cercando di raggrupparsi al centro e poi esplorare i lati, proprio come fa la Francia. Siamo consapevoli di queste minacce e abbiamo le nostre contromisure".

I piani per combattere i punti di forza dell’Italia:

"Ci siamo allenati duramente attorno al punto di placcaggio e sul placcaggio altro , uscendo da quell'area di ruck. Il nostro secondo sostegnp e potenzialmente il nostro terzo sostegno sono in grado di prendere quella palla e di rallentarla. Perché è di questa velocità che vivono gli Azzurri, è su questo che il loro sistema sopravvive e il modo in cui acquisiscono fiducia. E noi vogliamo impedirglielo".

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