A cena con il sindaco: i "poteri forti" con Bitonci

PADOVA. Una cinquantina tra imprenditori, costruttori, avvocati e commercialisti in una cena segreta alla Mappa di Selvazzano. Tutti attorno al tavolo del potere bitonciano. È quanto andato in scena martedì sera. Quando alla spicciolata gli ospiti sono arrivati nella sede di via Parini dell’azienda di catering e eventi, trasformata per l’occasione in ristorante.
Quasi tutti uomini, pochi accompagnati da mogli o compagne. Come se si trattasse di una cena d’affari. A tirare le fila della rete di imprenditori “amici del sindaco” e spedire gli inviti a cena è Guglielmo Bedeschi, titolare dell’omonima azienda specializzata nella costruzione e progettazione di grandi impianti per l’industria dei laterizi, dei cementifici e della logistica portuale. È sempre stato uno dei grandi sostenitori del primo cittadino, tanto da finanziare con 6 mila euro la sua campagna elettorale. E organizzare, ogni 3-4 mesi, queste cene riservate. Proprio Bedeschi, assieme a Ermenegildo Dino Tabacchi (presidente di Salmoiraghi & Viganò) lunedì riceverà la nomina a Cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Anche Tabacchi era nella lista degli invitati di martedì sera. Assieme a lui molte persone legate al primo cittadino. Nella lista degli invitati infatti ci sono anche Carmine Damiano e Giampaolo Chiarotto, rispettivamente presidente e ad della Mantovani, azienda interessata alla costruzione del nuovo stadio Euganeo.

Invisti spediti anche a: Alessandro Banzato, ad di Acciaierie Venete; Luca Bonaiti, ex presidente di Confindustria; Francesco Canella, patron dei supermercati Alì (azienda che ha finanziato Bitonci per 7 mila euro); Vincenzo De’ Stefani, fondatore della Sit La Precisa (da lui 3 mila euro di finanziamento in campagna elettorale); l’anestesista Giampiero Giron, decano della facoltà medica; il titolare dell’hotel Milano Otello Lando; l’ex generale dei Carabinieri Franco Montinaro, nominato da Bitonci nel cda del Maap; l’ex assessore alla Mobilità Augusto Morini; Luca, Antonio e Paolo Pagnan, dell’azienda di importazione e trading di cereali; Mario Ravagnan, presidente dei metalmeccanici di Confindustria; Roberto Rolle, l’industriale nominato presidente di Telerete; Carlo Sabattini, ex presidente di Interporto per molti anni alla guida di Meccanica Veneta; Paolo Stimamiglio della Stiferite, azienda che produce pannelli in poliuretano espanso, ma anche proprietario dell’ex Cinema Concordi in predicato per diventare un ristorante; e il presidente del Petrarca rugby Enrico Toffano.

Tra gli invitati spicca l’assenza di assessori e altri consiglieri comunali. Se non Maria Luisa Nolli, anestesista e componente del cda del Musme, invitata assieme al marito Daniele Fabris Monterumici, primario di chirurgia del rachide in azienda ospedaliera.
Resta da capire quanti di loro hanno accettato l’invito. Ma c’è da scommettere che pochi hanno rinunciato alla possibilità di porre domande al sindaco in un meccanismo perfettamente organizzato. All’arrivo ogni ospite riceve un bigliettino dove scrive l’argomento su cui vuole intervenire. Durante la cena ognuno può esporre la sua richiesta. E il sindaco ascolta.
Claudio Malfitano
c.malfitano@mattinopadova.it
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