A Limena il traffico snobba la tangenziale

LIMENA. Nonostante siano 11 anni che la tangenziale di Limena è stata aperta, il centro del paese è ancora attraversato da numerose vetture che preferiscono sorbirsi il traffico cittadino, le code e le lungaggini determinate da due semafori, piuttosto che salire in tangenziale. Alla rapidità preferiscono le code, perché la strada per il centro è meno lunga: e ormai la crisi economica rende attenti gli automobilisti a risparmiare carburante. Specie per i pendolari, due chilometri al giorno in andata e altrettanti al ritorno diventano in un mese 80 e maggior consumo (e costi) di benzina. A chi deve percorrere chilometri ogni giorno per raggiungere il posto di lavoro, risparmiare qualche decina di euro al mese vale il fastidio di doversi alzare prima e rimanere incolonnati nel traffico. Dove, in ogni caso, l'auto consuma carburante: tra soste, fermate e ripartenze dettate da due semafori e i rallentamenti dovuti a cinque rotatorie, forse si finisce con lo spendere altrettanto. Ma tant'è: se prima dell’apertura della tangenziale lungo la SP 47 transitavano almeno 35 mila veicoli al giorno, oggi ne passano 11 mila all'andata e altrettanti al ritorno. E molti passano da Altichiero, ma invece di imboccare la tangenziale al Crowne Plaza, prendono la Valsugana e attraversano Limena.
I dati li hanno registrati i nuovi varchi elettronici, telecamere in grado di leggere le targhe, poste agli ingressi del paese: due in via Diaz all'altezza della caserma dei carabinieri, due al semaforo di via Pierobon all'ingresso della zona industriale ai confini con Padova, e una in via Breda dopo l'uscita della tangenziale. Questa'ultima telecamera ha registrato un passaggio di 6.500 veicolo durante la settimana, scesi a 4 mila nel weekend: non calano drasticamente in quanto da via Breda si accede al cinema multisala e a numerose attività economiche e ricreative presenti in quella zona di Limena. Ma la funzione dei varchi è di sgamare chi viaggia privo di revisione (in un mese la polizia locale ne ha multati una quarantina) e assicurazione (un paio). Il peggiore è un bulgaro residente a Padova che viaggiava senza entrambe pur essendo già stato fermato. Dovrà pagare 2.600 euro, pena la confisca dell'auto, obbligata al fermo per tre mesi.
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