A Mestrino scatenata la guerra per la terza farmacia

MESTRINO. Non è azzardato chiamarla la “guerra” della farmacia quella che ha visto ben due ricorsi al Tar occuparsi di una nuova apertura di un terzo esercizio (due sono già funzionanti) in paese. Daniela Foscarin Ferro, titolare di una farmacia a Mestrino è ricorsa ai giudici del Tribunale amministrativo regionale contro la Regione Veneto e contro il Comune, sempre per l’annullamento del provvedimento nel quale veniva localizzata la nuova farmacia nel capoluogo, a Mestrino, anzichè nella frazione di Lissaro. I ricorsi sono stati uniti, sono entrambi nei confronti di Rolando Antonio Cacciatori, il secondo farmacista del paese interessato alla nuova apertura e dichiarati l’uno improcedibile e l’altro respinto. Inoltre i giudici hanno condannato Daniela Foscarin Ferro al pagamento delle spese di giudizio di 2.500 euro.

Alla volontà del Comune che localizzava una nuova farmacia a Mestrino in via Galileo Galilei (motivando la scelta con il fatto che il capoluogo con 900 abitanti sarebbe sottodimensionato, esistendo solo una farmacia, mentre sarebbe la farmacia di Arlesega con 800 potenziali utenti a soddisfare le esigenze della frazione di Lissaro) si opponeva la ricorrente. Della diatriba è stata interessata anche l’Usl che ha concordato con la scelta comunale, chiedendo esclusivamente il rispetto della distanza minima di 200 metri dalla farmacia aperta. L’Ordine dei farmacisti aveva espresso invece parere sfavorevole alla decisione finale del Comune. La Regione ha deciso che la nuova farmacia possa venir collocata in un’area già servita da quella esistente. La stessa decisione l’hanno presa i giudici del Tar. La farmacia si fa a Mestrino. (c. bel.)