A Montagnana l’uomo della Sindone

MONTAGNANA. L’uomo della Sindone diventa una scultura, che accompagnerà i fedeli montagnanesi per tutta la Pasqua. Domani sera, alle 20.45, in duomo a Montagnana saranno presentati i nuovi studi sulla Sindone e la ricostruzione tridimensionale del corpo rappresentato dal sacro velo che è custodito a Torino. A guidare l’esposizione sarà Sergio Rodella, scultore a cui è stato affidato il difficile compito di riprodurre un calco realistico di quel corpo che, per la tradizione e non solo, potrebbe essere del Gesù Cristo appena deposto dalla croce. Il maestro Rodella, per portare a termine quest’opera storica e artistica (assolutamente fedele alla Sindone), ha lavorato fianco a fianco del professor Giulio Fanti (docente di Misure meccaniche e termiche del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova) e di un gruppo di medici guidati dal dottor Matteo Bevilacqua (già pneumologo dell’Ospedale di Padova). Entrambi saranno presenti domani sera. Il calco sarà esposto vicino all’altare di Sant’Antonio e, protetto da una grata in ferro, rimarrà in duomo per tutto il periodo pasquale.
L’evento di stasera e l’esposizione sono organizzati da Lions (il cui circolo locale è presieduto da Maurizia Dosso), Comune e parrocchia. La “prima mondiale” del calco di Rodella ha come teatro Montagnana grazie ai profondi rapporti d’amicizia tra lo scultore e i vertici Lions e soprattutto per il legame affettivo di Rodella con la città murata. Qui, quasi trent’anni fa, l’artista tenne infatti la sua prima esposizione dedicata all’Apocalisse. Gli studi alla base del calco sono recentemente stati presentati alla comunità scientifica negli Stati Uniti, oltre che pubblicati sulla rivista internazionale “Peertechz Journal of Forensic Science and Technology”. Confermerebbero numerosi elementi tramandati dai Vangeli, a partire dalla piena autenticità del lenzuolo, databile al primo secolo dopo Cristo. (n. c.)
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