A Padova danni in Fiera e allagata la cripta degli Scrovegni

Venti centimetri nel Cenobio della Cappella di Giotto. Sotto i padiglioni della Fiera, crollate lastre dal soffitto. Strade chiuse, ferita una donna
BARSOTTI - ALLAGAMENTO CAPPELLA SCOVEGNI
BARSOTTI - ALLAGAMENTO CAPPELLA SCOVEGNI

PADOVA. Pioggia, vento, grandine. Un evento atmosferico eccezionale si è abbattuto ieri a Padova a partire dalle 17.30 creando danni e disagi. La città è rimasta semiparalizzata tra allagamenti e rallentamenti del traffico a quell’ora molto intenso.Gli allagamenti non hanno risparmiato neppure la cripta-cenobio della Cappella degli Scrovegni.

Cappella degli Scrovegni. A causa della violenta grandinata il livello dell’acqua all’interno della cripta-cenobio sottostante alla cappella di Giotto si è alzato fino a sfiorare i 20 centimetri. La parte sotterranea è dotata di un impianto di pompaggio in funzione 24 ore su 24, necessario per preservare la stessa da infiltrazioni provenienti dalla falda sottostante e che ieri non ha mai smesso di funzionare. La struttura, assicurano in Comune, non ha riportato danni visibili. I tecnici sono stati impegnati fino a sera nelle operazioni di monitoraggio del livello dell’acqua, che è andato via -via abbassandosi.

Fiera. Allagati anche i padiglioni della Fiera, con l’acqua che in alcuni casi ha raggiunto i 10 centimetri. Problemi sono stati registrati ai padiglioni 1, 2, 3, 4, 5, 7, 11, 14, 15. La situazione più critica quella dei padiglioni 5 e 11. Oltre alle infiltrazioni, si è aggiunto anche il problema dei tombini che non hanno fatto defluire l’acqua. Nei prossimi giorni ci sarà da valutare il funzionamento dell’impianto elettrico a terra, in più la conta dei danni perché si sono staccati anche alcuni lastroni dal soffitto. «Stiamo monitorando la situazione, i tecnici sono già al lavoro per valutare lo stato degli impianti elettrici e rimediare ai danni», ha detto ieri sera l’assessore Stefano Grigoletto.

Cento interventi. Oltre 100 interventi effettuati dall’inizio della perturbazione fino alla prima serata di ieri tra Padova e provincia. La maggior parte delle richieste sono provenute dalla Bassa Padovana. In città ci sono state chiamate per prosciugamento di scantinati in via Germania, in zona industriale, in piazzale della Stazione, dove una donna a causa dell’asfalto bagnato è scivolata e caduta a terra, e in via Galileo Galilei, all’Arcella. In stazione si è allagato anche il sottopasso pedonale che porta i pedoni ai binari. Tutte le squadre dei vigili del fuoco di Padova sono state impegnate nelle operazioni di soccorso. «Abbiamo impiegato dieci squadre per un totale di quasi una sessantina di uomini sul territorio, personale in servizio e personale fuori turno, chiamato a dare man forte», ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco Mauro Luongo. Al lavoro con tutti gli operatori la sala operativa, il cervello del coordinamento e della gestione dell’emergenza. Attivata per l’occasione eccezionale anche la sala crisi, occupata a dividere gli interventi per zona, comune e tipologia.

Viabilità. Lunghe code e rallentamenti in tutte le strade cittadine a causa dell’acquazzone e della grandine proprio nell’orario di punta. Traffico congestionato soprattutto nella zona sud di Forcellini, quartiere più soggetto agli allagamenti durante eventi atmosferici così violenti. Alcune strade che non risultavano percorribili, poiché l’acqua accumulatasi faticava a defluire, verso sera sono state chiuse al traffico. Si tratta di via Fornaci, via Venezian e via Faà di Bruno, strade tra Torre e Ponte di Brenta. In via Fornaci e in via Ceron, sempre a Torre, alcuni cittadini segnalavano l’impossibilità di arrivare alle proprie auto parcheggiate. Allagamenti con richiesta di intervento dei vigili urbani anche in centro, in via Santa Rosa e in piazza Mazzini. In quest’ultima, così come in via Euganea, molti commercianti si sono trovati a dover spazzare l’acqua fuori dai propri negozi.

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