A Padova è boom del padel sbarcato dieci anni fa

Nel 2011 il primo campo al Plebiscito importato da David Barbiero. Seimila iscritti e il doppio di praticanti nella società, 80 gli agonisti. Corsa corsa agli impianti, ormai è moda in città

Diego Zilio
I vincitori di un torneo Open giocato al Plebiscito 2001
I vincitori di un torneo Open giocato al Plebiscito 2001

Uno sport in continua crescita. Il padel è tra le discipline più praticate in Italia, i suoi numeri sono quelli di un vero e proprio fenomeno in espansione. Uno sviluppo che pare inarrestabile: tanto che oggi si contano circa duemila impianti sparsi lungo lo Stivale.

Il segreto? Si può praticare a livello agonistico ma è divertente anche nelle forme più amatoriali che coinvolgono anziani e bambini. E poi l’attrezzatura costa poco, quindi il padel non presenta alcun tipo di barriera, né di sesso, né di ceto.

A Padova gli impianti più frequentati sono quelli del Plebiscito. E proprio il centro sportivo di via Geremia è stato anche il primo a offrire la possibilità di giocarci a queste latitudini.

LA STORIA A PADOVA

Tutto è nato nel 2011, quando David Barbiero importa dalla Spagna il primo campo nella città del Santo. All’inizio scoperto e poi coperto da una struttura fissa, per anni è stato utilizzato soltanto da uno sparuto gruppo di quattro-cinque amici che già conoscevano il padel per averlo visto giocare in Spagna e in Sudamerica, dove già tutti gli impianti polisportivi presentavano decine di campi.

Di acqua ne è passata parecchia, perché ora al Plebiscito sono appena stati inaugurati altri 3 campi, per un totale di 8 (di cui 7 coperti), mentre al Centro Sportivo 2000 di via Pioveghetto sono 4 (di cui 2 coperti) con ulteriori 3 in costruzione (coperti da struttura fissa).

E la richiesta è sempre maggiore, non solo da parte di agonisti di altre attività che, per divertimento, fissano l’ora (o le ore) settimanali con gli amici (tennisti, calciatori, pallavolisti, cestisti, rugbisti), ma anche di amatori che per la prima volta approcciano lo sport.

In grande sviluppo il settore giovanile: già da anni le strutture 2001 Team propongono nelle attività mattutine, in collaborazione con gli istituti scolastici, l’ora di padel come alternativa all’ora di educazione fisica, integrata in proposte più ampie di scelta con squash, tennis, nuoto, zumba e crossfit.

L’offerta 2001 Team si completa con due campi di nuova costruzione negli impianti Aquaria di Piove di Sacco (coperti) e due scoperti nell’impianto di prossima apertura a Carmignano di Brenta.

PER TUTTI

Immediato, semplice, coinvolgente e divertente, il padel conquista anche se non si possiedono particolari capacità o conoscenze dell’ambiente, grazie al clima conviviale e alla facilità di creare nuove amicizie.

Lo evidenzia con cognizione di causa Gianfranco Barbiero, direttore del settore agonistico per tennis e padel al Plebiscito: «Parliamo di uno sport aperto a tutti, e col quale risulta particolarmente facile divertirsi sin dalle primissime ore di gioco, a tutte le età».

«Crea aggregazione e spirito di squadra, grazie alla possibilità coinvolgere gli altri: nei nostri impianti, per dire, abbiamo una chat dove gli appassionati possono trovare compagni di gioco sempre diversi, è un settore molto dinamico. Vista la grande richiesta, sempre in aumento soprattutto dopo questi anni complicati di chiusure, abbiamo aumentato il numero dei nostri campi in tutti gli impianti, per soddisfare le richieste».

Il Plebiscito offre inoltre corsi mono e bisettimanali, al mattino, nelle pause pranzo e di sera, in base alle richieste, per adulti e giovanissimi.

Qualche dato? Nel solo portale Sportclubby ci sono più di 6.000 utenti iscritti per il padel tra Plebiscito e 2000, ma il numero di fruitori è decisamente più alto (si stima il doppio). Al Plebiscito è anche presente il negozio più fornito del Veneto di racchette e abbigliamento specifico per giocare: è quello che conta in assoluto la presenza di più marchi.

LE SQUADRE AGONISTICHE

80 sono gli atleti tesserati agonisti. Troviamo squadre federali di serie C e D (le squadre sono miste, composte sia da maschi che da femminine), e squadre del circuito Fit Tpra promozionale, dedicate agli agonisti di quarta categoria e non classificati, che si stanno avvicinando per la prima volta ai tornei.

Già, i tornei. Sono numerosi quelli che si sono svolti sui campi di entrambi i centri sportivi padovani, compresi Open nazionali e internazionali. Inoltre non mancano i tornei promozionali.

Gli impianti del 2000 ospitano inoltre il Cpa - Centro Periferico di Addestramento padel giovanile Veneto Fit (l’unico del genere in regione), dove vengono svolti i raduni dei giovani agonisti del territorio, oltre a essere il centro di riferimento per tutti i corsi da istruttore.

GLI ISTRUTTORI

Tre le figure da citare, tutti istruttori federali certificati Fit, nonché atleti agonisti del settore. Sono Mattia Boniardi Zelaschi, Istruttore 2° certificato Fit: ex giocatore di squash di alti livelli, si è specializzato nel padel dove, come atleta agonista, ottiene buoni risultati a livello nazionale. È capitano/giocatore nella serie C di padel del Plebiscito.

Marco Cencetti, Istruttore 2° livello certificato FIT, già giocatore agonista, sta continuando la sua formazione Fit ed è istruttore certificato, oltre che giocatore in serie D del Plebiscito.

Infine Antonio Garbin, ex giocatore professionista di tennis (già in forza alla serie B del Plebiscito di tennis, e della serie B e poi C di padel, sempre al Plebiscito): sta completando la sua formazione come istruttore padel, dove ha già dimostrato ottimi risultati a livello agonistico ed è uno sparring partner di alto livello. ––

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:cronacaPadova

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova