A Padova il Centro Giotto è deserto: lo stop per lavori al supermercato svuota i negozi

Il passaggio da Auchan a Conad incide sulle altre vetrine: «Andava fatta una campagna informativa ad hoc»
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CENTRO GIOTTO DESERTO
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PADOVA. Deserto, sia al mattino sia al pomeriggio. Da quando l’ex Auchan di via Venezia ha abbassato per sempre le serrande, dopo 31 anni di apertura, in attesa dell’inaugurazione del nuovo punto vendita Conad, previsto per sabato 14 marzo, i 57 negozi del Centro Giotto sono quasi tutti vuoti.

Solo dalle 12 alle 13.30 si vede qualche cliente in più perché nei punti di ristorazione del centro commerciale arrivano a pranzare numerosi operai ed impiegati che lavorano all’esterno dell’ipermercato. 

Al primo piano – oltre alla chiusura degli ex spazi Auchan, che dal 14 marzo diventeranno Conad con in più il nuovo corner Unieuro ed il nuovo bar ristorante sul lato ovest da 90 posti – clienti con il gontagocce nei negozi Kasanova, Original Marines, Pinokkio, Sephora, in quello di abbigliamento guidato da Cristina Trevisan e nelle botteghe orafe. Stessa scena nei piani superiori. Semivuote le botteghe tra cui la libreria Feltrinelli, l’Oviesse e Pittarosso. Nessun cliente anche nel negozio di strumenti musicali gestito da Alberto Bettin.

MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CENTRO GIOTTO DESERTO
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E molti negozianti prendono posizione contro la direzione del Centro Giotto che, dicono, non ha effettuato, in giro per la città, una pubblicità capillare per avvisare che mentre il supermercato resterà chiuso sino al 13 marzo, i negozi sono tutti aperti. Dalle 9 alle 19. 30. Tra i commercianti più arrabbiati anche Daniele Turiaco, contitolare di Original Marines, ex calciatore della Luparense.

«Siamo stanchi di restare nelle nostre botteghe senza più clienti» osserva Turiaco. «I dirigenti del Centro Giotto, evidentemente, hanno preso la chiusura temporanea dell’ex Auchan sotto gamba. Bisognava fare un campagna promozionale diversa da quella che è stata fatta e non è stato sufficiente scrivere all’ingresso Negozi Aperti. Ma ormai la frittata è fatta. Manca poco più di una settimana alla riapertura del supermecato con il marchio Conad. Speriamo che tutto vada bene».

Immediata la risposta della dirigenza del Centro Giotto. «Il calo della clinetela nei negozi era prevedibile» sottolinea il direttore Diego Pellegrino.

«E poi non è vero che tutti i negozi siano vuoti e gli affari siano calati a picco. Se oggi al Centro Giotto arrivano meno consumatori è anche per effetto del coronavirus e tanta gente se ne sta in casa o non va in giro né per strada e né per i centri commerciali. La crisi la stanno subendo anche tanti altri ipermercati dislocati altrove. Sia del Veneto che della vicina Lombardia».

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