A Padova riapre il teatro anatomico Morgagni: era chiuso dal 2009

Torna agibile dopo una rimessa a nuovo costata 1,4 milioni, realizzata dall’Università in accordo con la Soprintendenza

Costanza Francesconi
L'inaugurazione (foto Corini/Bianchi)
L'inaugurazione (foto Corini/Bianchi)

Riapre le porte il Teatro Anatomico “Morgagni” dell’Università di Padova. L’aula di anatomia patologica per eccellenza del Bo, chiusa dal 2009, torna agibile dopo una rimessa a nuovo e a norma costata 1,4 milioni, realizzata dall’ateneo in accordo con la Soprintendenza alle Belle Arti.

Il dono agli studenti e docenti avviene esattamente a un secolo dall'inaugurazione del complesso edilizio anatomico, festeggiato il 1° febbraio del 1924.

Il “Morgagni”, che deve il suo nome al fondatore del metodo clinico-patologico, il padovano Giovanni Battista Morgagni, è l’ultimo erede del teatro Cinquecentesco di Fabrici. Fu costruito dal luglio 1920 sui terreni dell'ex convento di San Mattia per volontà di Augusto Bonome, docente di anatomia patologica e batteriologia. I lavori terminarono a dicembre 1922 ma l'avvio delle attività da parte dell’ordinario di Anatomia patologica, Giovanni Cagnetto, che per il taglio del nastro attese la fine degli interventi agli edifici collegati.

La forma semicircolare dell’aula è quella originaria, la novantina di sedute a gradoni sono state restaurate così come i serramenti in legno.

Tra le novità ci sono l’impianto di climatizzazione e quello audio e video di nuova generazione, un ascensore, un bagno e un ingresso al piano terra. Tutte attrezzature da sale autoptiche essenziali alla formazione sul campo di futuri medici durante il periodo universitario per una comprensione totale del paziente.

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