A Padova via a 23 centri estivi con il contributo del Comune

Prevista la riduzione della retta per le famiglie con un Isee inferiore a 6 mila euro. Posti liberi nelle graduatorie degli asili nido, l’assessore Piva: «Paura dei contagi»

PADOVA

Il Comune sosterrà economicamente le famiglie che decideranno di mandare i loro bimbi ai centri estivi convenzionati. E lo farà in base all’indicatore del reddito Isee. La domanda va però presentata entro il prossimo 15 giugno, anche se le attività non sono ancora partite a causa delle difficoltà organizzative legate al Coronavirus. Una riduzione della retta di 40 euro a settimana per chi frequenta un centro con mensa, 20 euro per quelli senza questo servizio. Il contributo è rinnovabile per un massimo di 4 settimane.

L’albo dei gestori convenzionati

Palazzo Moroni ha cercato la collaborazione di soggetti privati come cooperative, associazioni e società sportive per garantire un servizio indispensabile a molti genitori che non sanno a chi lasciare i figli durante il periodo di chiusura delle scuole. L’attività dei centri estivi, infatti, andrà da metà giugno fino all’inizio del prossimo anno scolastico. Sono 19 infatti i gestori privati per un totale di 23 centri estivi attivati. In alcuni casi è stato possibile utilizzare le scuole dell’infanzia o le scuole secondarie che sono di proprietà del Comune. Ma anche, secondo le linee guida dell’amministrazione per la fase 2, alcune aree verdi cittadine: centri estivi ci saranno al Parco Morandi, al giardino Fantasia e a Villa Ferri. Ma anche in molti impianti sportivi cittadini, per unire la voglia di fare sport con il divertimento dei più piccoli.

La Regione ha fissato le regole per i centri estivi nella fascia 3-17 anni, con l’introduzione di una sorta di “patto di responsabilità” sottoscritto in forma di modulo da gestore e genitori. Il primo si impegna ad applicare le norme di prevenzione e sanificazione previste dalle linee guida; le famiglie verificheranno lo stato di salute dei figli, controllandone la temperatura e segnalando eventuali sintomi patologici. Mancano invece ancora le indicazioni per la fascia 0-3 anni.

Domande e disabili

Il modulo per la richiesta di contributo è scaricabile su Padovanet, il sito internet del Comune. Le famiglie con un Isee inferiore ai 6 mila euro saranno sicuramente ammesse al contributo (sempre che facciano domanda, ovviamente). Per chi ha un Isee compreso tra 6 mila e 8.500 euro ci sarà una graduatoria in ordine crescente dell’indicatore di reddito e finanziate fino all’esaurimento della disponibilità economica.

I gestori iscritti all’albo comunale si sono impegnati ad accogliere i ragazzi disabili, anche se in alcune sedi possono essere presenti barriere architettoniche. Il Comune è disponibile ad integrare l’assegnazione del personale di sostegno Usl nel periodo estivo. Anche in questo caso va fatta richiesta.

Le graduatorie per gli asili nido

L’attività del settore Scuola del Comune intanto non si ferma, in vista del prossimo difficile anno scolastico. Ieri sono state pubblicate su Padovanet le graduatorie per gli asili nido comunali.

I posti disponibili sono 456 di cui 256 per la sezione medio-grandi e 200 per la sezione piccoli. Le domande pervenute sono state 454 di cui 2 per il Centro Infanzia Arcobaleno. I posti assegnati sono 355 di cui 265 a bambini italiani e 90 a bambini stranieri. Dunque c’è ancora posto. «L'emergenza Covid-19 ha comportato una diminuzione di nuove iscrizioni da parte delle famiglie per il rischio contagio – ha detto l’assessore Cristina Piva – Tuttavia le iscrizioni resteranno aperte fino a fine agosto. Il lento ritorno alla normalità sicuramente rassicurerà le famiglie e gli operatori». —

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