Abano, assolto l’ex comandante dei vigili Benedetto Allegro. Il giallo di chi era entrato nel suo computer

Lo ha deciso la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso della difesa, gli avvocati Ernesto De Toni e Massimo Zuolo. Tre gli episodi contestati: per i primi due la pronuncia di non responsabilità è entrata nel merito, per quanto riguarda il terzo i giudici hanno preso atto della prescrizione pronunciando il proscioglimento perché è decorso troppo tempo e l’azione penale non può più essere esercitata.

L’accusa? Aver inviato tre mail a un giornalista relative all’inchiesta su uno stalker condominiale che vessava gli inquilini di un palazzo. In primo grado Allegro era stato condannato a un anno oltre alle spese sia pure con la condizionale.

C’era stato un controllo nella casella di posta elettronica di Allegro da parte del comandante che gli era succeduto Albino Corradin nominato all’indomani del 10 febbraio 2014: in quella data era scattata la sospensione dal servizio per motivi disciplinari deciso dall’allora sindaco Luca Claudio arrestato per tangenti nel giugno 2016.

Secondo i difensori la “prova” del reato non era stata raccolta secondo le garanzie legali: sono emersi 5 accessi nelle mail di Allegro da parte di personale non autorizzato da un provvedimento dell’autorità giudiziaria prima della trasmissione degli atti in procura.

Chi aveva effettuato gli accessi? Il comandante Corradin (succeduto ad Allegro e uomo di fiducia di Claudio), i vice Francesca Aufiero e Doriana Dalla Rosa erano entrati nell’ufficio chiuso a chiave nonostante Allegro non fosse stato ancora licenziato.

Poi il pc dell’ex comandante era stato prelevato e trasferito in municipio da parte di Luca Galeazzo tecnico Ced del Comune: era stato quest’ultimo a consegnare tutto il 10 marzo successivo al segretario comunale Zampieri. Tanto che nel corso dell’accertamento tecnico svolto dalla procura non erano stati recuperati i file relativi ad alcune indagini che Allegro stava svolgendo.