Abano e Montegrotto. Lunedì attesa la riapertura dei centri termali

ABANO TERME.
È già tornato, e non era affatto scontato, l’interesse verso le terme e gli hotel. A confermarlo è lo Iat, l’Ufficio d’informazione turistica di Abano. È boom in questi ultimi giorni di richieste di informazioni telefoniche rispetto all’epoca segnata dal lockdown da parte dei potenziali clienti. E in arrivo c’è finalmente l’ordinanza della Regione Veneto, che dal primo giugno dovrebbe sbloccare la riapertura delle terme.
Forse anche questa prospettiva sta facendo tornare l’appeal e le prenotazioni, con la capacità occupazionale media per struttura stimata in questo fine settimana attorno al 30% medio. Un segnale confortante, in vista della riapertura di molti hotel che avverrà da oggi alle prossime settimane.
BOOM TELEFONATE.
«Va detto che le telefonate non sono mai mancate, nemmeno quando si lavorava in periodo di lockdown con la formula dello smart working», spiega la responsabile dello Iat di Abano, Chiara Marangoni. «Almeno 4-5 telefonate di richiesta di informazioni al giorno sono sempre arrivate. Il telefono è tornato a squillare però a regime dalla scorsa settimana, quando abbiamo riaperto fisicamente l’ufficio».
«Adesso continua a suonare e questo è un segnale di grande ripresa per il turismo alle terme», prosegue Marangoni, che spiega quali siano le domande più frequenti che arrivano in ufficio. «I clienti chiedono quale albergo riapre, la situazione attuale e come muoversi dal punto di vista dei protocolli e dei regolamenti una volta arrivati alle terme di Abano e Montegrotto». Le telefonate sono aumentate a vista d’occhio. «Arrivano almeno una trentina di telefonate al giorno e la cosa più importante è che chi chiama, lo fa non solo dalle zone limitrofe, ma anche dall’estero. Abbiamo infatti chiamate da parte di turisti del Veneto e del resto dell’Italia, ma anche di tedeschi e austriaci, tanto per rendere l’idea. Sono clienti storici e affezionati alle nostre terme».
ARIA APERTA.
C’è voglia di ripartire e di prenotare una stanza nell’albergo preferito quindi. «Ci sono domande inerenti anche alla possibilità di effettuare le cure termali», dice ancora Marangoni. Da parte del turista c’è una particolare attenzione agli spazi. «Al momento non ci chiedono l’esistenza di grandi eventi, ma ci fanno domande sulle aperture di ville, castelli, insomma le meraviglie euganee. C’è la voglia di stare all’aria aperta, di girare i colli, di fare cicloturismo. Il periodo di lockdown ha incentivato una vacanza diversa, fatta di piscina, ma anche di voglia di scoprire le meraviglie del territorio».
L’ORDINANZA.
È intanto in via di definizione l’ordinanza a firma del governatore del Veneto, Luca Zaia, sulla riapertura dei centri termali, quindi Spa, saune, bagno turco, centri benessere degli hotel. «Stiamo definendo le linee guida per la riapertura delle terme» ha detto il presidente della Regione Veneto. «Contiamo di emanare un’ordinanza a stretto giro di posta». I tempi? Facendo una supposizione l’ordinanza potrebbe essere emanata tra oggi e domani ed entrare in vigore al massimo dal primo di giugno.
RIAPERTURE.
Gli hotel stanno quindi riaprendo e i turisti stanno tornando, seppur per ora solo dal Veneto, alle terme. Molti i big che scendono in pista. Ieri ha riaperto il Preistoriche di Montegrotto. Oggi sarà la volta del Miramonti, sempre di Montegrotto. Domani toccherà al Trieste & Victoria, del Plaza, del Bristol Buja di Abano e del Neroniane di Montegrotto. Ma i prossimi giorni vedranno tornare in auge anche altri hotel di categoria elevata. —
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