Crisi abitativa, ad Abano agevolazioni Imu per chi affitta ai fragili

Il Comune pensa a soluzioni legate al sociale per contrastare la proliferazione dei B&B. Il sindaco Barbierato: «Al contrario aumenteremo le tasse per chi gestisce locazioni turistiche brevi»

Federico Franchin
Federico Barbierato, sindaco di Abano
Federico Barbierato, sindaco di Abano

Esenzione dell’Imu a chi affitta una casa o un appartamento a persone in difficoltà economica, tariffa al massimo invece per chi li trasforma in strutture per locazioni brevi, e quindi in bed&breakfast.

Sono le misure che verranno adottate nel 2025 ad Abano Terme e che saranno presenti nel bilancio che verrà approvato questa sera in consiglio comunale.

«La nostra è una scelta politica», spiega il sindaco Federico Barbierato. «Vogliamo privilegiare – aggiunge – coloro che saranno di aiuto nell’affrontare le emergenze sociali e abitative. Dall’altro lato la tendenza è di disincentivare la diffusione dei b&b».

Emergenza abitativa

La misura più rilevante è certamente quella che riguarda l’emergenza abitativa. In pratica i proprietari di immobili che desiderano metterli a disposizione di persone meno fortunate dovranno comunicarlo ai Servizi sociali del Comune. Una volta ricevuto il placet dell’ente, i Servizi sociali stessi, in base a delle graduatorie di merito, provvederanno ad indicare i beneficiari.

«Si tratta di persone che hanno iniziato un progetto di vita e che hanno un lavoro, per le quali magari non ci sono in questo momento a disposizione gli alloggi di proprietà comunale, in gran parte attualmente occupati», osserva il sindaco. E precisa: «La locazione avrà la durata standard di qualsiasi contratto, ossia 4 anni».

Ovviamente saranno concessi anche canoni agevolati, non a livello di mercato. Ad Abano in questo momento molti affitti sono schizzati anche al di sopra dei mille euro al mese, cifra difficilmente sostenibile per chi percepisce redditi bassi.

«Con i Servizi sociali abbiamo attualmente a disposizione 14 immobili, che ovviamente non bastano e quindi la possibilità di andare ad attingere dai privati per riuscire a dare respiro alle nostre lista d’attesa è certamente da cogliere al volo. Abano è tra i pochi Comuni che hanno fatto questa scelta», spiega poi Barbierato. «Chi adotta queste misura – prosegue – sono gli enti ad alta intensità abitativa come il nostro».

Contrasto agli affitti brevi

Dall’altra parte il primo cittadino annuncia una misura per contrastare il fenomeno delle locazioni brevi: «Se da una parte favoriamo gli affitti a medio-lungo periodo, dall’altra contrastiamo quelli brevi, andando ad applicare l’aliquota massima di Imu sulle abitazioni che saranno riservare agli alloggi di pochi giorni, da una a tre notti, per fare degli esempi. Siamo di fronte ad un fenomeno sempre più in ascesa, soprattutto nelle grandi città come Firenze, Milano, Roma, Padova e che vogliamo limitare, in quanto costituisce una chiara concorrenza per i nostri albergatori, che hanno regimi fiscali e costi di gestione completamente diversi».

Quindi Barbierato osserva: «In questo modo mettiamo di fronte i proprietari di immobili ad una scelta ben precisa», conclude il primo cittadino, «ossia puntare sul sociale o immettersi nel mercato degli affitti brevi, consapevoli del diverso regime di applicazione dell’Imu».

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