Abano, rubano nella sede di Avis: spariti tre pc e 150 euro in francobolli
Il blitz tra le 13 e le 18, i ladri hanno rovistato nei cassetti. Il presidente: «Secondo episodio nel giro di pochi mesi»

Furto in pieno giorno nella sede dell’Avis di Abano Terme, in via Primo Maggio. L’effrazione è avvenuta nel pomeriggio dello scorso giovedì, tra le 13 e le 18. Ad accorgersi dell’intrusione è stato il presidente Antonio Fasolato, che si è recato in sede intorno alle 18.15 per un appuntamento.
Fasolato è rimasto a bocca aperta, quando è arrivato allo stabile, posto tra l’altro di fronte al centro commerciale Ca’ Grande, solitamente molto frequentato e dove vi è quindi un via vai continuo di clienti. Eppure i malviventi non si sono fatti scrupoli e sono entrati in azione ancora con la luce del giorno.
I ladri hanno forzato la porta d’ingresso e quella interna della segreteria che era chiusa a chiave. Hanno probabilmente utilizzato un cacciavite per riuscire ad aprire gli infissi. Una volta entrato nella sede, il presidente Fasolato si è trovato di fronte uno scenario sconfortante.
«Hanno frugato in tutti i cassetti e gli armadi degli uffici», racconta il presidente dell’Avis. Il bilancio della spaccata è di tre computer portatili rubati e di circa 150 euro in francobolli mancanti. Francobolli che dovevano servire per la corrispondenza con i donatori.
Sono 550 i volontari associati all’Avis aponense. «Spiace per questi episodi», commenta ancora Fasolato. «Non si capisce cosa pensino di trovare nella sede di una associazione».
Venerdì sera c’era l’assemblea dei soci per il rinnovo del consiglio direttivo e tra un paio di settimane sarà eletto il nuovo presidente. I volontari proprio venerdì hanno anche lavorato per rimettere in ordine la sede, con in prima linea la consigliera dell’associazione Stefania Vuljan. Sempre nella mattinata di venerdì è stata sporta denuncia alla stazione dei carabinieri di Abano.
«È già il secondo episodio in pochi mesi. Una prima visita infatti è stata registrata lo scorso mese di settembre ma in quel caso non sono riusciti ad accedere nella segreteria. Di certo questa situazione ci preoccupa parecchio. Speriamo non si ripetano più questi episodi. Sono arrivate tante testimonianze di vicinanza da parte dei nostri soci e dei tanti amici. Fanno piacere e ti danno la forza di continuare», conclude il presidente dell’associazione.
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