Abano Terme, incendio in hotel: ospiti evacuati
A fuoco per un corto circuito una stanza al settimo piano dell'albergo Alexander Palace

EMERGENZA Vigili del fuoco e ambulanze schierate all’esterno dell’hotel Alexander
ABANO. Momenti di apprensione l'altra sera verso le 22,30 per un principio d'incendio al settimo piano dell'hotel Alexander Palace, il grande albergo di via Martiri d'Ungheria, che in questi giorni ospita oltre 220 clienti, costretti a lasciare in fretta le loro camere. L'allarme è partito da un ospite olandese che, dopo cena, era risalito nella sua stanza.
Appena aperta la porta, è stato investito da una nuvola di fumo denso e acre. Spaventato, ha avvertito subito la guida della sua comitiva, che in quel momento si trovava nello stesso piano, che a sua volta ha chiesto aiuto al portiere dell'albergo, Claudio Sadocco. La macchina dei soccorsi si è messa in moto con rapidità. Dalle caserme dei vigili del fuoco di Abano e Padova sono partite le autopompe e l'autoscala, che in pochissimo tempo sono giunte sul posto, assieme alla pattuglia dei carabinieri e ai medici del pronto soccorso aponense, che si trova proprio davanti all'albergo, pronti ad assistere eventuali clienti intossicati dal fumo. «Sono stati minuti molti concitati - racconta il portiere dell'albergo - Gli ospiti, in modo particolare gli stranieri, hanno però dimostrato un grande sangue freddo, scendendo le scale compostamente, dato che l'ascensore si era bloccato sin dal primo momento in cui è scattato il sistema di sicurezza antincendio.
I pompieri sono saliti indossando le tute termiche e le maschere, mentre fuori sono state sistemate le autoscale e i colleghi erano pronti con gli idranti. Hanno riunito i clienti nel piazzale antistante l'albergo, verificando nel frattempo che non fossero rimaste altre persone nella struttura. Una volta entrati nella camera invasa dal fumo - continua Sadocco - i vigili del fuoco hanno accertato che aveva avuto origine da alcuni cavetti elettrici che si erano fusi, provocando dapprima il principio d'incendio e poi il blocco dei contatori elettrici del piano. Per fortuna nessuno ha avuto problemi. I medici per precauzione hanno visitato tutte le persone che si trovavano al settimo piano, ma non hanno riscontrato alcun sintomo di intossicazione. Una volta risolto il problema, abbiamo comunque spostato i clienti in altre stanze, lasciando per prudenza libero il settimo piano, in maniera da ventilare al meglio i locali». Un allarme rientrato poco dopo l'una, a conclusione di una giornata «speciale».
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