Abbattuti 84 cipressi intorno al cimitero scoppiano le polemiche

VIGONZA. Già eliminati 84 cipressi, un’altra trentina verrà tagliata la prossima settimana. Nella ricorrenza dei morti il cimitero di Vigonza si presenterà spoglio. Stessa situazione nel camposanto di Pionca-Codiverno, dove sono stati regolati tutti gli alberelli. La decisione dell’Amministrazione comunale di intervenire nelle due aree cimiteriali sta suscitando un intenso dibattito. I pareri sono discordi: c’è chi approva e chi deplora.
A dare fuoco alle polveri due consiglieri di opposizione, il forzista Damiano Gottardello e il pentastellato Filippo Pastore: «Risolto brillantemente il problema nel cimitero di Vigonza! Complimenti all’Amministrazione motosega. Piuttosto che fare manutenzione e gestire bene è sempre meglio uccidere» accusano. Il sindaco Innocente Stefano Marangon non ci sta: «Abbiamo deciso di intervenire nelle aree cimiteriali con due interventi laddove sussistevano situazioni di maggiore necessità» spiega Marangon, «l’uno all’esterno del cimitero di Vigonza, dove la situazione era davvero precaria, l’altro potando tutti gli alberelli del cimitero di Pionca-Codiverno. Il perimetro arbustivo del cimitero di Vigonza era caratterizzato da cipressi adulti, molti dei quali morti o a fine vita o rinsecchiti oppure da fronde smisuratamente sviluppate e cadenti. Un intervento di mera potatura dei cipressi superstiti avrebbe prodotto degli scheletri d’albero che, affiancati a nuove piantumazioni, avrebbe dato origine a un risultato sgradevole. L’intervento adottato metterà ordine con un nuovo impianto adeguato al contesto e prevede la scelta di specie arbustive autoctone e rispondenti a esigenze estetiche e manutentive a basso costo». Non spiega il sindaco se i nuovi impianti andranno a compensare nel numero quelli eliminati, di sicuro saranno arbusti di poca manutenzione, non alberi.
Approva l’eliminazione dei cipressi Edda De Franceschi: «Erano una bruttura, da vergognarsi. Ridotti così non si potevano potare, spero facciano qualcosa, che mettano una siepe decorosa». Gastone Griggio: «Si è fatta un po’ di pulizia». Paolo Zilio punta il dito sulle manutenzioni: «Dovevano essere curati prima, ultimamente erano diventati un bosco». «Ormai erano tutti storti e intralciavano il passaggio» afferma Alda di Vigonza, «spero che vengano sostituiti. Gli alberi bisogna curarli, lo so che costano lavoro e soldi. Ma se non hanno neanche il tempo di curare il cimitero, internamente le piastrelle dondolano e qualche anziano potrebbe farsi male». «Gli alberi sono la nostra vita, quest’albero era sanissimo, che motivo c’era di tagliarlo?» protesta Vilma Piermatteo indicando un ceppo all’ingresso, «c’è una brutta costumanza, si tagliano gli alberi perché fanno sporco mentre basterebbe pulire e curarli». Carlo Croce: «Quei cipressi erano una bruttura e si prestavano a nascondigli per malintenzionati». «Continua lo scempio a Vigonza. Tagliati circa 80 alberi che da anni coprivano la parte posteriore brutta delle cappelline e davano privacy al cimitero. Perché? Se c’è un progetto perché non viene esposto? Perché le piante non vengono potate e curate piuttosto? Sono danni irreparabili» è il grido di dolore di Lara G. —
G. A.
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