Abiti firmati per animali, il nuovo business

Cappottini, impermeabilini, maglioncini e ninnoli di ogni genere: l’abbigliamento per animali è un business in crescita, sul quale si affacciano sempre più stilisti di fama. Tra i tanti Ralph Lauren, che anche nella collezione “pet” propone la sua classica polo, in vari colori. Anche Alviero Martini ha firmato un’intera linea di maglioncini per cani, e in più guinzagli, borse e cuccette. Louis Vuitton non si è dedicato all’abbigliamento, ma ha pensato a delle elegantissime borse-trasportino. Lo stesso vale per Gucci e anche Valentino, possessore di sei viziatissimi carlini che per lui hanno anche posato come modelli. «In negozio non tengo abitini firmati, ma alle fiere di settore si vede di tutto» racconta Stefano Tomiazzo, titolare di Cani&Gatti shop, alla Guizza «i prezzi sono perfettamente proporzionali a quelli delle grandi firme, e va da sé che si parla di centinaia e centinaia di euro. Non mi stupisce che esista anche un mercato della contraffazione. Molti miei clienti» aggiunge «si accontentano di prodotti di buona qualità: i prezzi vanno da pochi euro fino ad un’ottantina, per i prodotti più ricercati o in materiali particolari».
Un negozio molto trendy in città è anche Little Dog Paradise (via Sant’Andrea), dove trionfano abitini sfiziosissimi ed accessori di ogni tipo. «Qui non teniamo marche particolari» spiegala titolare, Cristina Chiereghin «ma posso confermare che i proprietari di animali tengono molto alla cura dei propri amici, e cercano di assecondare le loro necessità. Anche nell’abbigliamento, dove l’assortimento è vastissimo: dal basic, che è anche più economico, al più elaborato. Ho venduto, ad esempio, alcuni cappottini in piuma o in cachemire: il prezzo è più alto, ma questo dipende dai materiali». Lo stesso conferma anche Cecilia Mion, designer padovana e stilista del mondo “pet”: con il suo marchio (Cecile Marguerite) vende su ordinazione in tutto il mondo e, recentemente, ha aperto anche il suo primo negozio (Bio Pets, a Ponte San Nicolò).
«Oggi il cane non è solo un animale da compagnia» spiega «ma un membro della famiglia per cui le persone spendono quanto possono. Se hanno poco, comunque non risparmiano sul suo benessere. Rispetto al passato c’è più informazione, più cultura sulle razze e sulle esigenze. Ed anche, va da sé, un po’ più di vanità: chi può viziare gli animali domestici con accessori vezzosi, sicuramente non rinuncia a farlo».
Silvia Quaranta
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