Accalcati sulle rive del Brenta tra nudisti e soste selvagge

Polemica in Brenta tra nudisti e un uomo a passeggio con il suo cane, il primo caldo genera alta tensione in riva al fiume, a Fontaniva. E a Carmignano diventa sempre più intollerabile il traffico in via Maglio, a pochi passi dalla busa di Giaretta.
i nudisti
La querelle tra naturismo e buon costume è finita all'attenzione delle forze dell'ordine, dopo la segnalazione di un fontanivese che sabato se ne è andato a passeggio con il suo amico a quattro zampe lungo l'argine al “bosco dei Baini”, definito nella “Guida gay italiana” come “il luogo ideale per incontri veloci”. Alle 16 è arrivato a pochi passi dall'acqua e ha notato un gruppo di uomini che se ne stavano a prendere il sole senza veli, come mamma li aveva fatti. L'incontro non è stato di reciproca indifferenza: prima il cane si è avvicinato ai cultori della tintarella integrale e poi è nato un diverbio, con i naturisti che hanno rivendicato il loro diritto di starsene in totale libertà, dal momento che pure sul web la spiaggetta viene certificata come area per nudisti. Ma il contestatore non ha voluto saperne e ha fatto partire la chiamata al 112, chiedendo l'intervento dei carabinieri; i militari hanno raccolto la sua segnalazione e sono arrivati con due equipaggi, insieme con i vigili; hanno trovato chi li aveva allertati, ma i naturisti se ne erano andati, evidentemente per evitare discussioni. La polemica si riaccende a quasi due anni di distanza dalla bagarre suscitata dalla pubblicazione di una foto di uomini nudi nella stessa area: non mancarono i commenti omofobi, anche se in realtà molti osservarono che il Brenta è grande e c'è spazio per tutti; anche allora il Comune ribadì come - a dispetto di quanto pubblicizzato nell'etere - una spiaggia nudista doc non esista; la stessa linea è stata ora confermata dalla polizia locale di Fontaniva.
guerra per la sosta
Intanto, un altro fronte rovente è tornato a riaprirsi a Carmignano, al centro c'è sempre il problema del parcheggio selvaggio in via Maglio, una strada che corre vicinissima al ponte sul Brenta. Il sindaco Alessandro Bolis lo scorso anno si era attivato - interpellando dei legali - contro il Genio Civile e la Regione, ma riscontri significativi finora non ce ne sono stati. Una cinquantina di famiglie aveva scritto pure alla Procura: «Ci troviamo in grossa difficoltà nell'uscire dalle nostre abitazioni, con autovetture parcheggiate nei modi più assurdi; si creano tensioni, notiamo sempre più spesso macchine parcheggiate in entrambi i lati della piccola strada di via Maglio. Inoltre i mezzi di soccorso non avrebbero possibilità di passaggio, la strada è completamente ostruita ed a fatica le normali autovetture riescono a transitare». Anche i vigili del fuoco hanno avuto modo di constatare il caos provocato dalle automobili. —
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