Accoltellamento in piazza De Gasperi, aggressore allontanato da Padova
Il giudice ha disposto il divieto di dimora. Affidato, invece, a un centro di prima accoglienza di Bari il ventisettenne ferito all’Arcella

Si indaga per due diversi accoltellamenti, anche se non è ancora esclusa la possibilità che ci possa essere un collegamento. Benché si sia trattato di due episodi ravvicinati, un’ora di distanza e separati da meno di un chilometro, i dubbi riguardano soprattutto la cronologia degli eventi avvenuti il 4 marzo.
L’accoltellamento in piazza De Gasperi
Nel frattempo l’aggressore di piazza De Gasperi è stato giudicato in direttissima il 5 marzo mattina, e gli è stato applicato il divieto di dimora a Padova. L’accoltellatore, L.A., è un 25enne italiano, figlio di immigrati tunisini, residente a Camposampiero. Era stato subito rintracciato dalla polizia intervenuta sul posto, anche grazie a un testimone che in piazza De Gasperi ha indirizzato gli agenti al colpevole. Una volta fermato, è stato caricato in ambulanza per ricevere trattamenti medici, ma una volta nel veicolo si è scagliato contro un agente procurandogli ferite guaribili in 15 giorni.
Oltre che per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio. Con sé aveva cinque dosi di cannabis, non si può escludere che il litigio con il 21enne pachistano possa essere nato per questioni di droga. La vittima è stata soccorsa nello stesso pomeriggio con lievi ferite da arma da taglio, e dimessa nello stesso pomeriggio. L’arma utilizzata, forse un coltellino a serramanico, non è stata ancora recuperata. La polizia nel frattempo ha chiesto lo stesso pomeriggio di martedì 4 i mandati per il sequestro dei filmati di videosorveglianza della zona, per ricostruire nel dettaglio la dinamica degli eventi.
L’aggressione all'Arcella
Resta invece ancora avvolta nel giallo la seconda aggressione all’arma bianca avvenuta all’Arcella. I fatti si alle 14.30 di martedì 4 marzo, quasi mezz’ora dopo l’arresto del primo aggressore di piazza De Gasperi. Non è ancora chiara l’esatta dinamica dei fatti, ma un testimone che lavora in un’attività etnica di vicolo Tiziano Aspetti ha affermato di aver visto un gruppo di tre giovani litigare sotto i portici del palazzo che si affaccia sulla rotonda della prima Arcella. Si tratterebbe di giovani che non frequentano la zona.
Uno di questi ha estratto un coltello da cucina di almeno 30 centimetri di lunghezza da una borsa o una scatola, e al culmine della lite lo ha sfoderato dalla guaina protettiva che ha prontamente gettato in un cestino del vicolo, di fronte al parco per cani Borgomagno. La polizia scientifica sta lavorando per scoprire se ci possono essere tracce di sangue che potrebbero correlarla all’episodio di piazza De Gasperi.
Quando è apparso il coltello, il commerciante, spaventato, si è chiuso dentro al negozio. Ha seguito poi con la coda dello sguardo i tre giovani che si sono spostati verso via Tiziano Aspetti, dove si trova la fermata del tram. Qui sono stati soccorsi due giovani con ferite alla mano e a un braccio, probabilmente procurate da un tentativo di difesa. Ad avere la peggio un 27enne tunisino, con una ferita al braccio che ha richiesto un ricovero in chirurgia: una volta dimesso, poiché irregolare, il questore ha disposto il collocamento al Cpr di Bari. Testimoni hanno riferito che il ragazzo che ha estratto il coltello era in sella a una bici, ed è probabile che sia scappato prima dell’arrivo della polizia. Resta di fatto ancora latitante, ma la polizia sta già lavorando alla sua identificazione. Anche in questo caso saranno cruciali le telecamere del condominio di vicolo Tiziano Aspetti, luogo in cui è iniziata la lite, che forniranno dettagli utili all’identificazione del responsabile. —
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