Accusa ai padovani: «Non affittano alloggi a meridionali e stranieri»

Bufera scatenata da un post su Facebook. Torna la disputa della gente del Nord che non vuole la gente del Sud

PADOVA. Torna la disputa della gente del Nord che non vuole la gente del Sud. Torna a causa del post inserito nel gruppo Facebook “Cerco / Offro Affitti, Casa, Appartamento, Stanza Padova”, comunità che conta 13.172 membri. Tra questi c’è anche Vittorio Savino, medico di Aversa, dirigente dell’Usl di Caserta, ma soprattutto padre di una figlia che per motivi di studio sta cercando un alloggio a Padova. Qualche giorno fa si è imbattuto in un post che, anche se vecchio di un anno (giugno 2016), fa ancora effetto: “Non si affitta a immigrati e meridionali”. Giustamente indignato il medico ha affidato i suoi pensieri ad un post sempre su Facebook.

«Era solo uno sfogo per far sapere ai miei amici di Facebook che nel 2017, in una città come Padova, esistono ancora persone che non fittano case ai meridionali. Mi sono meravigliato io stesso dei commenti e delle testimonianze che sono arrivate in seguito al mio post», ha dichiarato a un giornalista di Repubblica edizione di Napoli.

Il suo intervento sul social network risale al 4 ottobre scorso: «Mia figlia sta cercando casa a Padova, una sistemazione per poter fare un corso di formazione lavoro — ha scritto Savino — Si naviga su internet e si gira per la città per trovare una soluzione. Prezzi tutto sommato non male, anzi in qualche caso buoni, ma c’è il trucco. A decine offrono case, cito i primi tre trovati: via Porcellini (sarebbe Forcellini), ma non si fitta a studenti, meridionali, gay friendly, animali perché si vive in condominio. Via Facciolati, ma, no a gay friendly, no pet friendly, no coppie con figli, trans, meridionali specialmente napoletani e siciliani valutabili altre zone del Centro sud; Zona Guidda Bassonello (sarebbe Guizza Bassanello), ma solo a ragazze bella presenza del Nord, no meridionali. Corso del Popolo, ma no a gay, no a persone del Sud, no sardi. Ci sono divieti anche per lavoratori, ciccioni, neri, marocchini, persone in cattive condizioni di salute».

Va detto che questo annuncio, dopo giorni di ricerche nel web, ancora non si trova. Va detto anche che ieri a metà pomeriggio lo stesso Vittorio Savino ha rimosso l’intervento dalla sua pagina Facebook. Ciò che resta è una polemica che rimbalza, appunto, da Nord a Sud, da un quotidiano all’altro. E ormai da due giorni è una delle notizie sempre presenti nelle top news proposte da Apple se si accede alla sezione riservata alle notizie. (e.fer.)


 

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