Acquistano l’auto a rate e scompaiono: indagati
cadoneghe
Aveva comprato un’auto Fiat 500, e non di quelle più a buon mercato, in una concessionaria. E per pagarla a rate, ecco il sistema-Fiat: un finanziamento che provvede a fare direttamente il gestore della concessionaria tramite Fca Bank spa. Il cliente ha l’obbligo di fornire tutta la documentazione richiesta: peccato che, in questo caso, le buste paga consegnate fossero false. E che dopo il saldo delle prime due rate, l’acquirente si sia volatilizzato. Con la macchina che, poi, ha rivenduto.
Ovviamente è stata presentata una querela e ora rischiano il processo in due per aver concorso nel reato di truffa aggravata: Terry Di Colombi, 36 anni di Cadoneghe in via Matteotti (difeso dall’avvocato Orazio Giraldin) e Daisy Cari, 30 di Chiari nel Bresciano (avvocato Emanuele Luppi). Il pubblico ministero padovano Benedetto Roberti ha chiuso formalmente l’inchiesta e si prepara a sollecitare il giudizio. È il 24 marzo 2017 quando Di Colombi ottiene da Fca Bank il finanziamento per comprare una Fiat 500 al prezzo di 18.371,50 euro da saldare in 72 rate da 289,70 euro ciascuna. Come richiesto in qualunque forma di prestito, Di Colombi fornisce le sue buste paga. Ma si tratta delle buste paga emesse da un ex detenuto irreperibile in cui figura dipendente di società che non esistono più. Le prime due rate sono pagate poi anche Di Colombi taglia la corda. E non si fa più trovare. Pochi giorni dopo quell’acquisto, il 30 marzo, l’auto viene venduta a Daisy Cari per 8 mila euro. È partita l’inchiesta che ha ricostruito l’accaduto: i due indagati risultano avere, alle spalle, precedenti penali specifici. —
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