Addio a Cita, la scimmia di Tarzan

Si è spenta alla veneranda età di ottant’anni in Florida. Recitò in due film

Alla veneranda età di 80 anni, il doppio rispetto alla speranza di vita media della sua specie, è morto Jiggs, in arte Cheetah: lo scimpanzè divenuto famoso per il ruolo di amico e compagno del Tarzan cinematografico nella sua prima versione con il sonoro, quando a interpretarlo fu chiamato l’ex olimpionico di nuoto e primatista del mondo Johnny Weissmuller. Il trapasso dell’anziana star hollywoodiana risale a sabato scorso ma è stato annunciato solo ieri dal “Suncoast Primate Sanctuary”, l’oasi per scimmie a Palm Harbor, nella Florida nord-occidentale, dove si godeva la meritata pensione dal lontano 1960. Anche se nella storia del grande schermo l’animalesco sodale di Tarzan, assente dai romanzi di Edgar Rice Burroughs, è stato impersonato da esemplari diversi, e dunque non esistono identificazioni univoche, Cheetah-Jiggs sarebbe stato co-protagonista almeno di Tarzan l’uomo scimmia del 1932 e del sequel, Tarzan e la compagn a del 1934, in cui a dividere la ribalta con i due compari fu promosso il personaggio di Jane; nel cast di ambedue le pellicole primeggiavano Weissmuller e Maureen ÒSullivan, insieme ovviamente al simpatico scimmiotto, cui toccava un ruolo per molti versi paragonabile a quello di Sancho Panza accanto a Don Chisciotte. Figura versatile, il maturo scimpanzè era entrato nel Guinness dei Primati per la sua, vera o presunta, longevità fuori dal comune. Da vero artista, era versato anche in altre forme espressive: si dice amasse pestare sui tasti di un pianoforte, così come ascoltare musica religiosa, e soprattutto che fosse uno specialista di “apestract”, la pittura astratta realizzata dai primati. Cheetah aveva imparato a camminare in posizione interamente eretta, quasi come i suoi amici umani; adorava seguire le partite di football americano, e vedere la gente allegra.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova