Addio a Febo Conti pioniere della tv

Conduttore anche in radio, famoso per «Chissà chi lo sa?»

DESENZANO. Si è spento ieri pomeriggio, in ospedale a Desenzano del Garda dove era ricoverano da alcuni giorni in seguito a un malore improvviso. L’annuncio della sua morte è apparso, asciutto, su Facebook: firmato dal figlio, sul profilo intitolato alla trasmissione televisiva che più di ogni altra lo aveva reso celebre, e che aveva legato a lui un’intera generazione di bambini italiani, oggi tutti nella mezza età.

Febo Conti è morto: aveva 86 anni, da tempo si era ritirato dalla televisione e si dedicava alla sua grande passione, e dipingeva. Aveva inaugurato solo pochi giorni fa una mostra, a Desenzano. Lascia la moglie, e un figlio - Fabio - che vive in Salvador e che ieri via Facebook ha informato tutti gli appassionati iscritti alla pagina “Chissà chi lo sa?”, ricevendo una grande manifestazione di cordoglio collettivo.

La prima puntata della trasmissione che diede a Conti la celebrità venne mandata in onda il 30 settembre 1961: il successo di quella prima stagione fu tale, che ne seguirono altre 13. Il format era semplice: al grido di “squillino le trombe, entrino le squadre” si presentavano in studio due gruppi di sei ragazzi ciascuno, in rappresentanza di due scuole medie italiane: Conti conduceva, ponendo domande di cultura generale; la squadra vincitrice tornava il sabato successivo. Di quelle trasmissioni non è rimasto nulla, tutto il materiale è finito al macero.

Febo Conti ha iniziato la sua carriera nella Radio della Svizzewra Italiana, poi è passato a Radio Milano; in tv, oltre che nel mitico quiz, ha lavorato anche con Enza Sampò in “Il club dei castori”; a fine anni Novanta ha partecipato alla rubrica “Io amo gli animali", nel programma “Ci vediamo in tivù” di Paolo Limiti. Protagonistia anche in teatro, con Giustino Durano, è stato uomo e protagonista discreto, elegante e sempre misurato.

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