Addio a Lemmy con lui muoiono i Motörhead

NEW YORK. Lemmy Kilmister (foto), fondatore e leader dei Motörhead che negli anni Settanta furono i precursori della scena heavy metal britannica, aveva festeggiato 70 anni il giorno della vigilia....
(FILE) A file picture dated 20 July 2010 shows British singer and bassist Lemmy Kilmister of Motorhead performing on the main stage during the first day of the 35th Paleo Festival, in Nyon, Switzerland. Lemmy Kilmister has died at the age of 70, following an aggressive cancer, his British rock group Motorhead annouced on 28 December 2015. ANSA/SALVATORE DI NOLFI
(FILE) A file picture dated 20 July 2010 shows British singer and bassist Lemmy Kilmister of Motorhead performing on the main stage during the first day of the 35th Paleo Festival, in Nyon, Switzerland. Lemmy Kilmister has died at the age of 70, following an aggressive cancer, his British rock group Motorhead annouced on 28 December 2015. ANSA/SALVATORE DI NOLFI

NEW YORK. Lemmy Kilmister (foto), fondatore e leader dei Motörhead che negli anni Settanta furono i precursori della scena heavy metal britannica, aveva festeggiato 70 anni il giorno della vigilia. È morto lunedì a Los Angeles dopo aver appreso il 26 dicembre di avere un cancro fulminante. «La band è finita» ha detto il batterista Mikkey Dee: «Non faremo più tour, non ci saranno più dischi. Ma il brand sopravvive e Lemmy vive nel cuore di tutti».

«È morto a casa, davanti al suo videogioco preferito, con la famiglia. Non ci sono parole per esprimere la nostra tristezza», ha detto la band nell’annunciare su Facebook la scomparsa di un mito, ricordato subito tra Jack Daniels a fiumi al Rainbow Bar and Grill sulla Sunset Strip, uno dei locali preferiti del cantante di “Born to Raise Hell” e “Eat the Rich”.

Celebre per il look e lo stile di vita dissipato, non solo per la musica - baffoni, vistosi nei sul viso, camicia e jeans neri, stivali da cowboy e una controversa predilezione per i cimeli del Terzo Reich - Lemmy aveva passato 20 anni suonando con diversi complessi e fatto il roadie per Jimi Hendrix. Nel 1975, dopo esser stato “licenziato” dal gruppo psichedelico degli Hawkwind dopo un arresto per possesso di droga, aveva fondato i Motörhead. La band era diventata ben presto uno dei più colossali successi del rock britannico con 21 album e un totale di 30 milioni di copie vendute. Un successo che aveva fatto scuola ispirando epigoni come Guns N’ Roses e Metallica. Un personaggio cult che aveva alimentato la sua personalità con una vita di eccessi, Lemmy amava le donne, la droga (ma non l’eroina che aveva ucciso l’amore della sua vita, Susan Bennett, a soli 19 anni) e l’alcol a fiumi.

Negli ultimi anni, avendo avuto problemi di salute, aveva “corretto” il suo stile di vita riducendo fumo e consumo di alcolici, ma a quel punto per lui la vita era diventata «innegabilmente meno piacevole». E se la musica di Lemmy era aggressiva, i suoi gusti erano inaspettatamente raffinati: Monty Python e PG Woodhouse lo hanno accompagnato tutta la vita. Tra i suoi album più famosi, Ace of Spades e Killed by Death. «Diremo di più nei prossimi giorni», ha annunciato la band su Fb: «Per adesso suonate i Motörhead e gli Hawkwind, ad altissimo volume. Fatevi un drink o più di uno». Numerosi i messaggi di cordoglio sui social. Ozzy Osbourne, che lo considerava uno dei suoi migliori amici, lo ha salutato su Twitter come «un guerriero e una leggenda», sperando di ritrovarlo nell’aldilà.

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