Addio ad Afra Scarpa, designer alter ego di Tobia

Afra Bianchin Scarpa
Afra Bianchin Scarpa
 
TREVIGNANO.
Lutto nel mondo della cultura: è scomparsa ieri all'età di 74 anni Afra Bianchin, la moglie di Tobia Scarpa. Originaria di Montebelluna, appartenente ad una delle famiglie più note, abitava a Trevignano, in una villa in mezzo alla campagna. Architetto e designer, laureatasi nel 1969 allo Iuav di Venezia, ha legato la sua attività a quella del marito, figlio di Carlo Scarpa, con cui aveva firmato ogni progetto, diventando un costante punto di riferimento per la cultura mondiale del design. Tra i suoi progetti da ricordare la sedia Pigreco, il divano Bastiano e il letto in metallo Vanessa. E ancora la collaborazione con Flos, per la quale nascono lampade must del design. Del 1963 è anche una collezione di mobili per la casa, tra cui le poltrone Soriana e 925, quest'ultima esposta permanentemente al Moma di diNew York. Molti i premi e i riconoscimenti ricevuti: dal Compasso d'oro del 1963 per la poltrona Soriana fino all'ultimo IF Industrie Forum Design Hannover del 1992; e in mezzo tanti premi internazionali. Come architetto fondamentale il rapporto con Benetton, iniziato nel 1964 con la progettazione della prima fabbrica e continuato nel tempo fino ad arrivare a tutta l'architettura industriale del gruppo e all'immagine dei negozi in Europa e America. Ad Afra e Tobia Scarpa si deve anche la progettazione dell'interno della sala consiliare della Loggia dei Grani a Montebelluna. Nella sua vita anche due tragedie: la morte in altrettanti incidenti stradali dei due figli: prima Sebastiano, alcuni anni dopo, nel 1997, Nicolò, che la avevano fortemente provata. Ha lasciato il marito Tobia Scarpa, la figlia Carlotta col marito Mirko e i nipoti Giacomo, Susanna, Sofia e Stella, i fratelli Alfio e Anzio, la sorella Alberta. Domani alle 19,30, nella casa di Trevignano, ci sarà un ultimo saluto alla architetto designer, poi martedì alle 10, nel Duomo di Montebelluna, ci saranno le esequie. (Enzo Favero)

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