Addio Almerina, memoria di Buzzati

BELLUNO. È morta all’età di 74 anni Almerina Buzzati, vedova del giornalista e scrittore originario di Belluno. Custode delle opere del marito Dino, nel corso degli anni Almerina si mostrò sempre disponibile nel collaborare con enti ed istituzioni locali. Una presenza che ha consentito un utilizzo sempre equilibrato e qualificato della produzione dell’artista.
Viveva a Milano ma era profondamente legata alle Dolomiti, in particolar modo Cortina, dove vive la figlia Zelda. I lunghi capelli raccolti in una treccia, i vestiti tirolesi indossati con fierezza: così la ricordano i cortinesi che la vedevano spesso passeggiare per il Corso, fermandosi a parlare con tutti.
Almerina Antoniazzi Buzzati si è spenta domenica sera a Milano, improvvisamente. Conobbe Dino all’inizio degli anni ’60: lei giovanissima modella, lui affermato professionista. Ma i 35 anni di età che li separavano non fermarono il loro amore. Si sposarono a Milano nel 1966, l’8 dicembre. A raccontare alcuni dettagli della loro vita quotidiana fu proprio Almerina, anni dopo la morte del marito avvenuta nel 1972 per un tumore al pancreas. Ogni mattina arrivava in casa il Corriere della Sera ma prima di farlo leggere alla moglie lo scrittore tagliava la pagina con il suo articolo. Solo a quel punto lo restituiva.
Dopo la sua morte divenne custode delle sue opere, seguì con attenzione tutte le richieste di utilizzo dei materiali di Buzzati. «Stava molto attenta, non voleva che il nome venisse usato in modo improprio» ricorda Valentina Morassutti, che oggi gestisce il bed&breakfast Villa Buzzati alle porte di Belluno. Nipote della sorella di Dino, è rimasta legata ad Almerina.
«Avevamo un ottimo rapporto» ricorda Valentina, «ero stata sua ospite a Cortina durante le scuole medie e le volevo molto bene. Era una persona schiva ma diceva quello che pensava».
Sono passati 43 anni dalla morte di Buzzati, quattro decenni che hanno visto Almerina partecipare spesso ad iniziative in ricordo dello scrittore. A Feltre è nata un’associazione che porta il nome del giornalista e ricorda la «generosa disponibilità» sempre mostrata da Almerina. Cortina, dove vive la figlia, la piange e ne ricorda l’amore per la cultura e per la montagna. «Almerina, ospite fissa della nostra rassegna» affermano i responsabili di Una Montagna di Libri, «con la discrezione e l’eleganza che tutti conoscevamo bene era una parte insostituibile della memoria di Cortina d’Ampezzo».
Valentina Voi
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