Addio Bastioni del Moro adesso è Ginger Gilly

porta trento. Lo storico ristorante Bastioni del Moro, situato al civico 18 di via Pilade Bronzetti, conosciuto per i piatti di cucina veneta a base di carne e pesce, dal 27 gennaio è diventato un locale esclusivamente vegano. Anzi “diversamente vegano” come amano definirlo i titolari. È cambiato anche il nome: Ginger Gilly. Il bello è che Giancarlo Toniolo non è un ristoratore qualsiasi. Prima di aprire, con il figlio Matteo, 25 anni fa, i Bastioni del Moro, ha lavorato alla Casa Veneta, al Biri, alla Bulesca e alle Padovanelle ai tempi del direttore Erminio Alajmo. Ma perché questa scelta? «Assieme ai figli abbiamo deciso di dare questa svolta radicale perché il mondo, compreso quello culinario, è totalmente cambiato», osserva Giancarlo. «La cucina vegetariana sta conquistando sempre più spazi. Niente più carne e pesce, ma tanta varietà di cucina vegana che piace ai giovani e agli adulti. D’altronde abbiamo scelto di cucinare e preparare piatti semplici a base di verdura e dintorni in porzioni più piccole rispetto a quelle tradizionali: vengono chiamate saucer, che somigliano alle tapas spagnole. Tra l’altro lanciamo un nuovo modo di stare a tavola tutti assieme, con lo stesso cibo che viene condiviso dai commensali.»

A cena i prezzi dei vari menù vanno da 24 a 31 euro, mentre a pranzo il menù offerto è di soli 12 euro, con pane, acqua e caffè e per un bicchiere di vino biologico/naturale si sborsano 3 euro. Al momento Ginger Gilly è aperto sette giorni su sette. Tra i piatti in menù, cavolo viola in saor con anacardi e polentina fritta, mezzelune di sfoglia con pomodoro, pesto e formaggio delicato, cotoletta di sedano rapa e maya speziata, polpette di lenticchie, cheeseburger di barbabietola, insalata e salse varie.

Domani si terrà l’apertura ufficiale del vecchio-nuovo ristorante con a tavola anche il sindaco, Sergio Giordani e gli assessori Antonio Bressa, Diego Bonavina e Andrea Colasio, buone forchette da sempre che, in questo caso, si cimenteranno con verdure e dintorni. —

F.PAD.

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