Addio Nereo Destro, imprenditore e marito di Giustina

Si è spento in ospedale per una emorragia cerebrale il consorte dell'ex sindaca di Padova. Il suo nome tra quello dei fondatori del Petrarca Rugby
Nereo Destro con la moglie Giustina
Nereo Destro con la moglie Giustina

PADOVA. «Amava vivere la fabbrica e finché ha avuto la forza si è fatto vedere ogni giorno». È morto Nereo Destro, marito di Giustina Mistrello e capitano d’azienda vero. Uno di quelli che hanno contribuito a creare la nomea del ricco e operoso Nordest. Se n’è andato a 81 anni per un’emorragia cerebrale dopo aver battagliato per un paio d’anni con l’Alzheimer. Per raccontare la vita di quest’uomo non si può prescindere dalla sua creatura, la Aristoncavi di Brendola (Vicenza). «Quando l’ha rilevata c’erano una decina di dipendenti e mille metri quadrati di capannone. Oggi abbiamo 160 lavoratori, 35 mila metri quadrati di stabilimento e lavoriamo con 50 paesi in tutto il mondo. Questo era mio padre» racconta il figlio Leopoldo provando a mascherare il nodo in gola.

Nereo Destro, uno dei fautori della crescita finanziaria del Petrarca Rugby ai tempi di Memo Geremia, commendatore della Repubblica dall’era di Ciampi, consigliere dell’ex banca Antonveneta per due mandati e membro della giunta nazionale di Confindustria grazie a Luca Cordero di Montezemolo, è mancato ieri mattina intorno alle 11.30. Il funerale sarà celebrato giovedì alle 14.30 nella basilica di Santa Giustina, forse l’unica in grado di contenere la folla.

«Per mio padre la stretta di mano contava più di cento pagine di contratto», prova ancora a dipingerlo il figlio Leopoldo, che con il fratello Andrea ha raccolto il testimone alla guida dell’azienda.

Nereo Destro inizia con l’attività imprenditoriale nel 1951, quando rileva la piccola aziendina in provincia di Vicenza. «Lavoro, famiglia e sport sono i pilastri della sua esistenza» sottolinea il figlio. Sono gli anni dell’Antonianum, collegio universitario dei gesuiti e del Petrarca Rugby. Lì si concentra un’ampia fetta della “Padova che conta”, un gruppo cementato da quel grande protagonista che è stato Memo Geremia, allenatore dei primi scudetti e poi presidente delle società che dominava i campionati. Personaggi come Carlo Sabatini, Paolo Pagnan, Enrico Toffano, Alessandro Banzato, Franco Valier e Andrea Rinaldo. Con loro c’era anche lui, Nereo Destro.

«Un uomo tutto d’un pezzo, con principi sani. A volte anche molto rigido, ma comunque con un grande cuore. Veniva in azienda ogni giorno perché voleva vedere di persona e aveva sempre una parola per tutti», racconta Leopoldo. «È stato fondamentale anche quando ha avviato il ricambio generazionale, non è da tutti condividere “il mestiere”».

Accanto a lui c’è sempre stata la moglie Giustina Mistrello, a cui lui stesso nel 1977 aveva affidato la guida dell’azienda. Sempre lei è stata la prima sindaca di Padova e successivamente deputato alla Camera.

Una famiglia in vista che si è legata a un’altra famiglia di imprenditori padovani, dopo il matrimonio tra Leopoldo e Samantha Tabacchi. In serata sono giunte anche le condoglianze del sindaco Sergio Giordani: «Nereo Destro è stato un uomo e un imprenditore di qualità, concreto, che con la moglie Giustina ha formato una coppia unita e affiatata. Una perdita grave per tutti noi».

e.ferro@mattinopadova.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Argomenti:lavoro

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova