Adozioni bloccate al canile di Presina Sos di Tonelotto

PIAZZOLA

Il coronavirus mette a dura prova anche il canile di Presina. La struttura di via Borghetto, gestita dalla Lega nazionale per la difesa del cane, è chiusa da un paio di settimane ormai e, in mancanza di adozioni, potrebbero presentarsi problemi di capienza. Continuano ad arrivare nuovi cani ma non c’è modo di trovar loro una famiglia che li prenda in casa. Il canile San Francesco conta 150 cani ed è tra i rifugi in Veneto con più animali. «In mezzo a tanti problemi» precisa il responsabile della struttura Giovanni Tonelotto «tutti si fanno in quattro, volontari e dipendenti, perché questi sfortunati animali continuino a godere di cibo, di cure veterinarie e di tanto affetto. Le difficoltà sono soprattutto nei numeri. Continuano ad arrivare cani, e qualcuno forse anche per la paura del coronavirus, mentre sono bloccate le adozioni. Se l’epidemia continuerà avremo problemi di capienza. Ci sono poi tante spese ordinarie fisse e straordinarie, come quelle per le cucce che dobbiamo cambiare, ma mancano le entrate per farne fronte. Tutte le iniziative (le giornate in canile, i banchetti, la partecipazione alle feste paesane, le cassettine e i punti di raccolta cibo negli esercizi commerciali) sono bloccate e la convenzione con i comuni a distanza di mesi non è ancora operativa». Inoltre sono completamente a carico dell’associazione altri servizi come l’accoglienza ogni anno di quasi un centinaio di gatti vittime di incidenti stradali le cui cure sono spesso costose. Il canile interviene anche per aiutare quelle famiglie che mancano del necessario per il mantenimento dei propri cani o gatti. Tonelotto lancia quindi un appello in punta di piedi: «Chiediamo alle persone di buona volontà un aiuto, lo so che il momento è brutto, ma anche noi realizziamo un servizio sociale». Per sostenere il canile, si possono fare versamenti su conto del canile (Iban IT 51 F 08327 62520 000000441323 – paypal: https: //www. canilesanfrancesco. it/aiutaci). —

Paola Pilotto