Affitto o acquisto, la ripresa resta lenta: serve più fiducia

Il mercato immobiliare delle tre province di Padova Treviso e Venezia non decolla ma alcuni segnali indicano una rinnovata fiducia nel settore. A fronte di un complessivo aumento degli immobili sul...

Il mercato immobiliare delle tre province di Padova Treviso e Venezia non decolla ma alcuni segnali indicano una rinnovata fiducia nel settore.

A fronte di un complessivo aumento degli immobili sul mercato, in crescita del +7% a Padova e Venezia e del 9% a Treviso, il numero delle transazioni, secondo i dati provvisori di Fiaip, rimane stazionario con la sola eccezione della città lagunare dove per il 2015 si prevede un + 3% complessivo. E se i valori degli immobili continuano nel 2015 a subire una pur minima flessione (tra il -3% di Padova e il – 1,5% di Treviso) il mercato delle locazioni cresce nelle transazioni (ad eccezione di Padova, -1,3%) ma rimane stabile nei prezzi. «Ad influire sulla crescita dell’offerta sono certamente le dismissioni del patrimonio immobiliare di proprietà degli enti – spiega Gianni Bacco, dirigente di Fiaip – cui si aggiungono le tante aste immobiliari ad oggi attive sul territorio. Il boom delle quotazioni a cui abbiamo assistito sta rientrando ed i prezzi degli immobili tornano ad essere appetibili. Difficilmente però si assisterà ad un aumento dei valori mentre possiamo sperare in una crescita delle transazioni». Ma è il mercato dei mutui a dare qualche segnale di speranza: Secondo dati del Bollettino Statistico di Bankitalia relativi a marzo 2015, le famiglie residenti in Veneto hanno ricevuto nel primo trimestre dell’anno 675 milioni di euro, pari al +50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A Padova sono stati erogati 132 milioni euro (+47%), nella a Venezia 122 milioni di euro (+51%) e nella provincia di Treviso 89 milioni di euro (+19%). «Si tratta comunque di numeri ancora molto lontani dall’andamento del 2008 - spiega Gianni Barison, direttore della BCC di Piove di Sacco. – La consapevolezza di chi chiede un mutuo è cambiata: si valuta con più cautela l’indebitamento, si preferiscono i tassi fissi e gli interessi sono più bassi di un tempo (si arriva al 2,75% per finanziamenti che non superano il 50% del valore dell’immobile). Anche le banche hanno cambiato modalità: non è più il tempo di vendere prodotti ma quello di una consulenza che garantisce soluzioni più aderenti alle possibilità del cliente». Ma il mercato immobiliare necessita di scelte strategiche complessive per assicurarsi una solida crescita. «Il patrimonio abitativo delle tre provincie è datato e chi può comprare ora punta solo al meglio – conclude Gianno Bacco. – Intere aree delle nostre città sono vecchie e poco accattivanti e l’unica via per renderle appetibili è quella della riqualificazione. Sarà questo uno dei temi principali dei convegni che abbiamo organizzato durante Compro Casa su Misura assieme a Casa Clima ed ai principali operatori del settore».

(r.s.)

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