Affreschi del 1400 a Villa Capodivacca

MONSELICE. Una seconda vita per Villa Paradisi Capodivacca. Uno dei più bei tesori “nascosti” di Monselice, forse la più antica abitazione tuttora in piedi, sta rinascendo grazie a un imponente progetto di restauro. Nei giorni scorsi tutti hanno potuto ammirare la facciata esterna, finalmente spogliata dai ponteggi. Il restauro è partito da due anni e procede anche per gli interni. Ammonta a circa tre milioni e mezzo di euro il costo dell'intervento. A portare avanti l’investimento è la Ivis Srl di Monselice, mentre il restauro è curato dall’impresa Cos.ma Srl e dalla FL Impianti, con progetto e direzione dei lavori dell’architetto Danilo Turato, di Tecnostudio. Tante le chicche che il cantiere ha riservato: tra queste ad esempio la finestra a bifora “riscoperta” dopo che era finita murata. È quella affacciata sul cortiletto interno, visibile anche da via San Luigi: prima del restauro spuntavano solo due peducci in alto. Una volta tolto il muro che la ostruiva, i restauratori si sono trovati la sorpresa anche dello stemma dei Capodivacca, con l’emblema delle tre spade, perfettamente conservato. Un altro vero e proprio “tesoro” è quello che la villa custodisce nell’ampio salone al piano superiore, chiamato il Salone del Principe. Qui un’intera parete è affrescata con una decorazione quattrocentesca, a motivi geometrico-floreali. Affreschi che ora verranno puntualmente restaurati. «Abbiamo già fatto un primo campione di pulitura» spiega l’architetto Barbara Negrari, assistente alla direzione dei lavori «ora si procede con il preconsolidamento, la pulitura e le integrazioni se servono». Nello stesso salone si intravedono anche delle finte balaustre affrescate sotto le finestre, e altri motivi geometrici sulla parete opposta a quella completamente affrescata. Tra gli altri fiori all’occhiello del restauro, il recupero di alcune travi antiche, forse addirittura quelle originali: ogni unità abitativa avrà almeno un “pezzettino” di storia. Anche il tetto è stato recuperato con i materiali originari. «In tutto dall’edificio saranno ricavati nove appartamenti di gran pregio» spiega il geometra Angelo Rampazzo di Ivis «con varie metrature: dai 70 metri quadri ai 220 del Salone del Principe». Il costo orientativo sarà intorno ai 3.200 euro a metro quadro. Qualche privato si è già fatto avanti per visitare l’immobile: informazioni si possono chiedere allo 049.8712194.
Francesca Segato
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