Aggredirono gli agenti solo uno va a processo riti alternativi per quattro

Lesioni aggravate, tentata rapina (della pistola d’ordinanza in possesso di un agente aggredito di spalle), resistenza a pubblico ufficiale sono i reati contestati a tre ecuadoregni, un albanese e una giovane di origine magrebina arrestati la sera del 2 dicembre in Prato della Valle quando reagirono a un controllo della polizia sul rispetto delle norme anti-Covid: c’erano una ventina di ragazzi che bivaccavamo nell’area dell’Isola Memmia. La maggior parte si allontanò volontariamente, tranne i cinque pronti a prendere a calci, spintoni e pugni gli agenti. Ieri seconda udienza del processo (per direttissima) che era slittato per consentire ai difensori di studiare le carte processuali. La ragazza del gruppo – Maisa Hassen Haj, 20 anni, difesa dall’avvocato Andrea Bergo – ha ottenuto la sospensione del processo con la messa alla prova davanti al giudice Chillemi: il 9 dicembre 2021 la verifica del programma (il percorso di attività riparatorie al cui esito positivo il reato a suo carico potrebbe essere cancellato). Hanno ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato il 17 febbraio davanti al giudice Verduci i fratelli Wladimir Henry Estupinan Trivino, 26enne (avvocato Jacopo Al Jundi), e il fratello Glover Elvis Estupian Trivino, 29enne (avvocato Beatrice Boaretto); sarà giudicato con un processo ordinario davanti al giudice Chillemi il 26 marzo Erjon Bytiyci, 27enne albanese (avvocato Laura Bartolomei). I due poliziotti feriti si sono costituiti parte civile tutelati dall’avvocato Omar Bottaro. —

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