Donna aggredisce quattro infermieri al pronto soccorso, arrestata

Intervento dei carabinieri nella notte all'ospedale di Padova. La donna ubriaca ha tirato claci e pugni al personale sanitario

I carabinieri di Padova
I carabinieri di Padova

Trasportata al Pronto Soccorso in stato d'incoscienza, una donna di 43 anni ha aggredito il personale sanitario ed è stata arrestata dai carabinieri della Sezione Radiomobile di Padova, per il reato di lesioni personali a pubblico ufficiale, e denunciata per oltraggio.

L'episodio è avvenuto la notte del 16 e 17 marzo al Pronto soccorso dell'ospedale di Padova, quando è giunta tramite la linea 112 una richiesta d'intervento da parte del personale sanitario.

Giunti sul posto, i militari hanno notato la donna, romena, in evidente stato di alterazione alcolica, che continuava a dimenarsi tirando calci e gomitate agli infermieri. Dopo aver aiutato i sanitari a renderla inoffensiva, l'hanno identificata e fatto una veloce indagine per accertare quanto successo. È emerso che la 43enne aveva colpito con calci e pugni quattro infermieri del pronto soccorso, causando loro dei lievi traumi.

Zaia: inasprimento delle pene

«Lo stillicidio continua. Mi auguro che l'inasprimento delle pene da un lato e i nuovi dispositivi di protezione dei sanitari che si stanno per introdurre in Veneto, ponga fine, o limiti al massimo, episodi di violenza e intolleranza negli ospedali», commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, alla luce dell'ennesima aggressione subìta da operatori sanitari al Pronto Soccorso di Padova.

«Rivolgo la mia solidarietà», prosegue Zaia, «agli operatori coinvolti e l'augurio di pronta guarigione dai traumi, seppur definiti lievi, che hanno subito. Il trauma peggiore è però quello psicologico, che rischia di ripercuotersi a lungo sulla serenità dei sanitari in servizio. Esprimo inoltre la mia vicinanza ed il mio ringraziamento al direttore generale dell'Azienda Ospedale Università di Padova, Giuseppe Dal Ben, e al direttore del Pronto Soccorso, il dott. Vito Cianci, chiedendo loro di farsi tramite per un attestato di stima e profondo ringraziamento a tutto il personale in servizio, che ogni giorno opera con professionalità e dedizione, affrontando anche problematiche come questa. Ancora una volta occorre ricordare che un ospedale è un luogo aperto a tutti coloro che ne hanno bisogno, ma è anche un luogo dove chi si adopera per la nostra salute va trattato come un eroe».

 

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