Docente aggredita alla scuola Briosco: «Siamo pronti a fare le ronde»
La vicenda giovedì davanti alla media di San Bellino. La professoressa aveva fotografato un gruppetto di ragazzi che si spintonavano. I genitori chiedono l’aumento dei controlli

Una docente è stata aggredita da un gruppetto di ragazzi in via Lippi 11, davanti alla scuola media Briosco, sede del Terzo Istituto Comprensivo, guidato dal preside Nicola Zavattiero.
L’episodio è avvenuto giovedì durante l’intervallo, vicino al parcheggio, all’Arcella. La docente ha scattato alcune fotografie a un gruppo di ragazzi che si stavano spintonando e uno di questi, per tutta risposta le si è avvicinato minaccioso, dandole una spinta che le ha fatto cadere il telefono.
Sul posto, chiamata da un passante, è intervenuta immediatamente una volante della polizia e gli agenti sono riusciti ad arrestare un giovane del gruppetto che aveva aggredito la docente.
Il ragazzo, tunisino e irregolare in Italia, già noto alle forze dell’ordine per spaccio di sostanze stupefacenti, ha ricevuto un decreto di espulsione e, nell’attesa di essere allontanato, è stato accompagnato nel centro di permanenza di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia.
Tuttavia non è la prima volta che un episodio di violenza giovanile avviene nell’area della scuola media di San Bellino. Pochi mesi fa, all’angolo con la limitrofa pista ciclopedonale che collega via Induno con via Zize e Antonio da Murano, è stato aggredito e malmenato uno studente del Curiel che passava da quelle parti intorno alle 14. A gennaio dello scorso anno, proprio davanti alla Briosco, un terzetto di bulle aveva aggredito una quattordicenne mentre si trovava in compagnia di un ragazzo: schiaffi, pugni e calci, tutto ripreso con il telefonino.
Immediate le reazioni dopo questo nuovo episodio. Sia da parte dei genitori che dei politici, tra cui anche la consigliera regionale della Lega Elisa Cavinato e il governatore Luca Zaia per cui «non possiamo permettere che anche i docenti della scuola siano aggrediti com’è avvenuto anche per il personale ospedaliero».
Il commento più duro arriva da Rossella Salvan, mamma con due figli alla Briosco, dove è anche parte del consiglio d’Istituto, nonché vicepresidente della Consulta Nord, guidata dal civico Carlo Forner, per conto della minoranza.
«I nostri figli devono essere tutelati con strumenti e misure più efficaci» osserva Salvan «si deve tornare ai controlli, continui e capillari, che venivano effettuati negli anni scorsi. Spesso davanti alla scuola c’erano i carabinieri guidati dal luogotenente Giovanni Soldano, che ora però è in pensione e c’erano più controlli anche da parte della polizia e dei vigili. La situazione è peggiorata: o si mettono in campo azioni di controllo e prevenzione più efficienti, oppure saremo noi genitori a organizzare le ronde durante l’orario scolastico. La situazione è diventata peggiore da quando è stato aperto il nuovo giardino pubblico, che corre lungo la pista ciclabile a fianco della Briosco, in cui ci sono anche le panchine che, naturalmente, attirano gli spacciatori. Più volte in passato i baby spacciatori sono andati a offrire droga agli studenti di terza media».
A commentare il brutto episodio anche il consigliere comunale Luigi Tarzia. «È un fatto gravissimo che ci fa capire di non abbassare la guardia nei confronti della criminalità, specialmente quella giovanile, spesso con minori coinvolti» spiega Tarzia «il vialetto limitrofo Zize-Induno andrebbe posto sotto controllo, anche durante l’orario scolastico. Va ispezionato molto di più anche il nuovo giardino pubblico inaugurato poco tempo fa. La sicurezza diventi una priorità».
Si muove, intanto, anche la Consulta Nord. La sera dell’otto maggio, al teatro San Carlo, si terrà un incontro pubblico in cui esperti del settore parleranno della devianza giovanile e, in particolare, del bullismo a scuola.
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