Aiutava i bimbi in Kenya con Talita Kum

Aveva fondato un’associazione solidale per reagire alla scomparsa del figlio in un tremendo incidente

ARZERGRANDE. Anche nella disperazione per la morte del figlio minore Riccardo, Remigio Morandi aveva trovato il modo per fare qualcosa per gli altri, dando vita a un’associazione di beneficenza per i bambini più sfortunati.

Nel marzo del 2005 Arzergrande ha pianto la morte di tre ragazzi: Riccardo Morandi, Alberto Ferretto e Edoardo Cappellato. I tre stavano rientrando da una pizza con gli amici del calcetto quando, tra Polverara e Brugine, erano finiti fuori strada con l’auto. Un incidente terribile che non aveva lasciato scampo a nessuno di loro. Le tre famiglie dopo la terribile disgrazia avevano dato vita all’associazione Talita Kum per aiutare i bambini orfani e malati di Aids in una comunità del Kenya.

Il progetto era stato proposto proprio da Remigio Morandi che già da anni seguiva la missione di don Gabriele Pinato in Africa. Morandi aveva voluto anche andare a visitare quella missione insieme alla moglie.

Ancora oggi, ogni prima domenica del mese, nel patronato della parrocchia di Arzergrande viene effettuata una raccolta di beni da destinare ai bimbi del Kenya grazie all’impegno di Talita Kum. Un altro piccolo grande tassello della rete di solidarietà di cui Remigio Morandi è stato protagonista.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova