«Al Polo Sud ci consola la carne di canguro»

CITTADELLA. Prima il giorno che non finisce, poi la notte infinita, le temperature impossibili, i colori straordinari del cielo, un menù a base di carne di coccodrillo e canguro. Sono le suggestioni del diario dall'Antartide di Elvio Lazzarini, medico chirurgo da anni operativo al reparto di Chirurgia generale dell'ospedale di Cittadella, partito a dicembre dopo aver vinto il bando nazionale indetto da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) per partecipare, in qualità di medico responsabile, al Programma nazionale di ricerche al Polo Sud, nell'ambito della XXXI Campagna antartica alla base scientifica italo-francese "Concordia". «Dal 3 maggio», scrive Lazzarini, «il sole non è più comparso all'orizzonte. Ed è stato bello vedere il primo tramonto dopo mesi di sole alto in cielo 24 ore su 24. Ma i colori sono stati la visione più gratificante in questo ambiente dove il bianco della neve e l'azzurro del cielo sono i colori predominanti. Giallo, arancione, rosso ci hanno permesso di riavere il sapore visivo cromatico. Qui in Antartide ho apprezzato la contemporanea presenza dei colori del tramonto e della notte». Immagini suggestive: «La luna ha un colore bianco così lucente quasi a voler far concorrenza alla neve. Le stelle assumono nitidezza e colorazioni impensabili alle nostre latitudini».
Una situazione estrema, alla quale Lazzarini si è allenato sul Monte Bianco: «Serve una notevole capacità di adattamento fisico e psicologico, perché qui non si è solo isolati dal resto del mondo per almeno nove mesi: mancano i profumi delle stagioni, sostituiti dall'odore dei generatori di corrente e del riscaldamento. Quando poi esci senti solo il vento gelido, il freddo che ti entra anche se bocca e narici sono protette», racconta il medico cittadellese. Un piacere - oltre agli sguardi sull'infinita distesa di ghiaccio con i riflessi di sole e luna - è quello gastronomico: «Trovi cibi che non conoscevi e che stimolano le papille gustative. Dopo la carne di coccodrillo è arrivata anche quella di canguro. Proviene da animali tenuti allo stato brado nelle praterie australiane, fra le meno inquinate al mondo. No mangimi, no antibiotici, no ormoni o altri farmaci. Viene cotta alla piastra dal cuoco francese della spedizione e condita con un filo di olio extravergine di oliva, ovviamente italiano».
Silvia Bergamin
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