Alessandra a tu per tu con il suo salvatore
I genitori ringraziano il maresciallo Petrachi: «Senza di lei nostra figlia non ci sarebbe più»

SFIORATA LA TRAGEDIA L’auto di Alessandra estratta dal canale A destra il maresciallo Petrachi con Stefano Crivellaro
AGNA.
Ha ricevuto una visita speciale Alessandra Boaretto, la ventinovenne di Agna sopravvissuta al terribile incidente di mercoledì sera, quando con la sua Yaris è finita nel canale Sorgaglia, in via Ceperneo, poco distante da casa. Nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Monselice è arrivato Fabio Petrachi, il maresciallo della stazione dei carabinieri di Agna che, insieme a Roberto Rossi e Stefano Crivellaro, ha strappato la ragazza ad una morte certa.
E' stato un momento di grande commozione. Alessandra, ancora sofferente ma sempre cosciente, ha finalmente potuto guardare in viso uno dei suoi salvatori e dirgli grazie. Momenti terribili quelli vissuti dalla ragazza, che ha letteralmente visto la morte in faccia. Quando il maresciallo Petrachi ha sfondato, con un estintore, il finestrino dell'auto, l'acqua era ormai salita nell'abitacolo, al punto che alla ragazza restavano fuori solo naso e bocca. Ancora pochi secondi, e per lei non ci sarebbe stato più nulla da fare. «Vorrei esprimere un immenso grazie al maresciallo e agli altri due ragazzi che si sono adoperati per salvare la vita di mia figlia - ha detto commossa Simonetta, la mamma di Alessandra -. Nell'attimo in cui sono accorsa sul luogo dell'incidente ero così sconvolta che non ho nemmeno realizzato davvero cos'era successo. Ma ora vorrei ringraziarli dal profondo del cuore». Una gratitudine che anche il babbo di Alessandra, Franco, ha rinnovato ieri al maresciallo Petrachi, quando i due si sono incrociati sulla porta della Rianimazione. «Se non avesse fatto quello che ha fatto, mia figlia non sarebbe più qui. C'è stata tutta una catena di circostanze fortunate - ha ricordato papà Franco -. In quel punto la strada fa una brutta curva, lunga, e c'è anche un platano: schiantandosi contro quel platano ha perso la vita, nel 1991, un mio amico. Alessandra il platano l'ha solo sfiorato. E' finita in acqua, ma nel punto dove il canale fa un'ansa e c'è della vegetazione, per cui l'acqua era meno profonda. Poi qualcuno l'ha vista in tempo, e i soccorsi sono stati veloci». Alessandra venerdì è uscita dal reparto di Rianimazione, dove era tenuta sotto osservazione per il principio di asfissia cui il su fisico era stato sottoposto nel corso dell'incidente. E una volta esauriti tutti gli accertamenti clinici del caso, è finalmente tornata a casa.
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