Alessio B. e il murale della discordia su Daolio, leader storico dei Nomadi

PADOVA. È uno di quei strano casi in cui ti aspetti che tutti siano non solo d’accordo, ma entusiasticamente d’accordo. Invece no. Il murale dedicato a Augusto Daolio, fondatore dei Nomadi morto nel 1992, commissionato dal Comune natìo del cantante, Novellara in Emilia, e realizzato dall’artista padovano Alessio B., ha innescato una fragorosa polemica.
Da una parte il Comune, in testa la sindaca Elena Carletti, per altro figlia di Beppe Carletti, tastierista e co-fondatore della band che ha fatto la storia della musica italiana; dall’altra i parenti di Augusto Daolio, in particolare il nipote Roberto, contrari al progetto. Non condiviso per tempo e nei modi più opportuni con i parenti e tacciato di dare al compianto artista un palcoscenico che lui - schivo di natura - non avrebbe gradito.
Schivo o no, si dirà, il palco per Daolio era pane quotidiano. Tant’è. Da parte sua l’artista Alessio B. - che ha ricevuto un compenso di 10 mila euro - si chiama fuori da ogni polemica: «Per me si è trattato di un omaggio da artista ad artista».
IL PROGETTO. L’idea del murale sulla parete di un caseggiato di via Manzoni a Novellara raffigurante Augusto Daolio rientra nel programma della ventiseiesima edizione di “Nomadincontro” che si è tenuto domenica, ieri ricorreva la data di nascita del cantante) nel palatenda vicino.
L’opera, poi, si inserisce in un più ampio progetto di sviluppo decorativo della città iniziato nel 2014 e che ha già visto opere dedicate al campione di nuoto Gregorio Paltrinieri e al pittore Lelio Orsi. Per la realizzazione del murale il Comune di Novellara ha scelto l’artista padovano Alessio B. e per la scelta del ritratto da copiare si è rivolto alla compagna del cantante, Rosanna Fantuzzi, fondatrice dell’associazione “Augusto per la vita” che raccogliere donazioni per la ricerca sul cancro, che ha scelto una foto dell’ultimo servizio fatto a Daolio e che lui stesso apprezzava particolarmente.
L'ARTISTA. È toccato al writer padovano Alessio B. dare forma e colore al ricordo di Augusto Daolio: ci ha lavorato per una settimana fitta sfruttando per l’altezza un ponteggio. E l’eco delle polemiche è inevitabilmente giunto anche a lui.
«Quando mi è stato presentato il progetto dai rappresentanti del Comune di Novellara» racconta Alessio B., «ero all’oscuro dei dissapori con i familiari, circostanza che ho appreso solo il giorno del mio arrivo in città per iniziare l’opera. Io, però, voglio chiamarmi fuori da qualsiasi polemica. Sono un artista e non voglio prestarmi ad alcuna strumentalizzazione, contro o a favore di qualcuno o qualcosa. Per me è stato un onore realizzare il ritratto di Augusto Daolio, un artista che ha contribuito a fare grande l’Italia, cui per altro sono legato da affetto visto che anche i miei genitori ascoltavano i Nomadi e con la loro musica sono cresciuto. Credo che per la città e suoi abitanti, possa essere solo un motivo di orgoglio ricordare Daolio».
Alessio B. non ha mai pensato di rinunciare all’incarico: «La mia è un’opera d’arte e come tale sta sopra queste situazioni. Non deve essere intaccata da altre questioni. Io sono stato felicissimo di lavorare a questo ritratto, lo vedo come l’offerta di un nuovo palcoscenico per un artista che ci ha dato tanto. E mi auguro di cuore che anche i familiari possano comprendere e condividere questa pensiero, me o auguro di cuore».
Il caseggiato scelto per la realizzazione del murale oltre che vicino al palatenda dove si è svolto l’evento dedicato ai Nomadi, è anche vicino alla casa dove è nato e ha vissuto Augusto Daolio. —
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