Alì, anche in via Olanda assunzioni dirette dei 160 magazzinieri

PADOVA. Si va verso l’assunzione diretta per i 160 dipendenti della catena degli appalti di Alì in via Olanda a Padova. Il magazzino dei freschi e dei freschissimi del gruppo padovano della distribuzione alimentare è pronta a replicare l’esperimento del magazzino di via Svezia, dove i dipendenti già da 3 anni sono stati assunti direttamente da Alì, migliorando la stabilità del servizio e la continuità di rifornimento dei 113 punti vendita del gruppo tra Veneto ed Emilia Romagna. Un percorso di internalizzazione della manodopera nello stabilimento da poco rinnovato per ampliare lo spazio per la frutta e verdura, i latticini e gli altri freschi che si prevede sarà chiuso entro giugno a seguito degli accordi con i sindacati. «Abbiamo scelto di andare in contro tendenza rispetto a molti player del settore», spiega il vicepresidente di Alì, Gianni Canella, «con una soluzione che offre ai lavoratori maggiori garanzie e che permette a noi di fornire un servizio migliore e più stabile ai nostri clienti. In questi anni abbiamo visto che via Svezia lavora bene, che la conflittualità è diminuita e che i vantaggi che abbiamo ottenuto sono molti più degli svantaggi previsti».
modello valido
«Abbiamo deciso così di applicare lo stesso modello anche al magazzino di via Olanda dove, peraltro, abbiamo da poco raddoppiato l’area logistica dei freschi e dei freschissimi che portiamo ogni giorno in tutti i nostri punti vendita del Veneto e dell’Emilia Romagna, un punto distintivo del nostro marchio». Una scelta strategica che potrà fare scuola per quanto riguarda il gruppo padovano con un fatturato annuo che già da tempo ha superato il miliardo di euro e che per il 2019 si accinge a mettere a bilancio una crescita superiore al 3% pure sostanzialmente a parità di superfici di vendita.
sindacati soddisfatti
Ad apprezzare la decisione di Alì sono i rappresentanti di Adl Cobas la cui storia, nei due magazzini del gruppo, è quella di una conflittualità a tratti anche molto marcata. «Da più di 10 anni ci battiamo per il superamento del sistema degli appalti nei magazzini della logistica della Grande distribuzione», spiega Gianni Boetto. «In questo caso, prima degli altri, la parte datoriale si è convinta che è più conveniente riportare una parte importante della propria catena del valore direttamente sotto il proprio controllo. Una scelta che non è frutto della bonomia di un imprenditore illuminato quanto piuttosto il risultato di anni di lotte e di conquiste sindacali. Va da sé che siamo soddisfatti di questa scelta e disponibili a un confronto aperto con l’azienda per garantire, nel passaggio dei lavoratori da deLog ad Alì, le stesse condizioni ottenute in anni di sacrifici». —
Riccardo Sandre
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