Alla fine sono arrivati a Padova i cani abbandonati a Lampedusa

La sezione locale della Lega è presieduta da Laura Dondi dell’Orologio, un nome “storico” nella protezione degli animali. I parchi zoofili di Rubano, Frapiero vicino a Cona e Piazzola

Ci piacerebbe molto scriverne come il remake della famosa favola e titolare quest'articolo “La carica dei 61”. Ma non è eticamente possibile sdrammatizzare. Se solo proviamo a immaginare 60 cani randagi stipati in aereo, viaggiare da Lampedusa fino al nostro Veneto, gli occhi tristi e impauriti di chi ha conosciuto l'uomo spogliato dalla sua umanità, ecco che la felice storia dei cuccioli di dalmata è destinata a restare soltanto una favola.

Un’associazione speciale.Immaginiamocele queste 60 creature, i segni della fame, dei maltrattamenti. Segni evidenti. Per tacere delle ferite dell'anima, che non si vedono ma esistono e bruciano. Perché anche gli animali provano dolore, e gli uomini spesso lo ignorano. O fingono di non saperlo. Non tutti, per fortuna. Esiste un'associazione nazionale, la Lega del Cane, che da anni si occupa seriamente dei nostri migliori amici. Un'associazione che funziona come un organismo vivente: ha molte sezioni, che sono come cellule. Alcune piene di vigore, risorse, altre meno. Le diverse cellule si aiutano e si sostengono, perché è l'organismo tutto che deve funzionare bene.

Dondi, un’istituzione.

Per questo quei 60 cani da Lampedusa sono venuti in Veneto, dove la Lega del Cane di Padova è una dlle più attive e apprezzate. Perché come funzionano le sezioni dipende soprattutto dai loro presidenti. Da quanto investono in risorse, da quanto si spendono per raccogliere fondi, per comunicare con il territorio, dal loro carisma nel coinvolgere i volontari. La sezione di Padova è nata nel 1962 ed è presieduta da Laura Dondi Dall'Orologio. Un nome che è un'istituzione. Grazie a lei in Veneto ci sono tre parchi zoofili tra i migliori a livello nazionale. Parco zoofilo, non più canile. La differenza è sostanziale: nel parco zoofilo c'è più spazio, personale qualificato, luoghi moderni e attrezzati dove gli animali hanno garantito un soggiorno dignitoso. Soggiorno che si spera sia meno lungo possibile. Per questo i tre parchi dislocati a Rubano; Frapiero, vicino a Cona, Venezia; Presina, frazione di Piazzola sul Brenta, non chiudono mai, né a Natale né tanto meno in estate, momento in cui arrivano le emergenze. Perché si spera sempre che qualcuno voglia fare un'adozione.

Ma perché i cani finiscono in un parco zoofilo? In Italia ci sono due grandi differenze. Al nord non c'è randagismo, in Veneto, ad esempio, i cani che finiscono nei tre rifugi di Rubano, Presina e Frapiero vengono portati da persone che non possono più accudirli; sono persone che vengono ospedalizzate o che entrano in istituti di riposo. Molti cani arrivano invece da famiglie che si sciolgono e si annoverano solo pochi casi di incompatibilità con l'animale. Al sud c'è soprattutto randagismo. E incuria. Pensiamo alla triste storia del canile di Aragona, in Sicilia, finito sott’acqua, di cui si è occupata “Striscia la notizia”.

I cuccioli dell’Aquila.

Ecco, anche da Aragona sono arrivati 4 cani adulti a Padova. Sono arrivati anche cani dall'Aquila. Chi ha perso la casa per il terremoto non riusciva più tenere gli animali con sé e ha chiesto aiuto. I 5 cuccioloni arrivati dall'Aquila sono cani di taglia medio grande, un bell'incrocio tra Labrador e Maremmano. Ultimamente sono arrivati anche 5 cani randagi da Bari. Ma è stato da poco salvato e recuperato anche un cane da Vicenza, buttato nel fiume Tergola.

Racconta la presidentessa Laura Dondi Dall'Orologio: «La sezione di Padova è in costante contatto con la Lega Nazionale. Non è che prendiamo tutti i cani, non possiamo. Si deve usare il cuore ma anche l'intelligenza e valutare se saremo in grado di occuparcene. I cani arrivano qui sui furgoni grazie ai volontari, una vera e propria staffetta. La Lega Nazionale garantisce il primo vaccino e il micro chip. I cani poi seguono l'iter di adozione normale. Per i cuccioli non abbiamo problemi, tutti vogliono il cucciolo. Diverso il destino per i cani adulti. Quelli che hanno maggior bisogno».

Le domeniche a Frapiero.

Per sensibilizzare le persone e per avvicinare la gente a parchi come quello bellissimo di Frapiero, Laura Dondi Dall'Orologio ha organizzato “Le domeniche a Frapiero”. Le famiglie entrano nel parco ogni domenica dalle 15 alle 19, vengono ospitate nei giardini, stanno a prendere il sole, visitano il rifugio, conoscono gli animali. Laura organizza anche un buffet gratuito e prima che le famiglie vadano via fa loro anche un regalo: “Un omaggio perché si ricordino dei loro amici di Frapiero”. I migliori amici.

Barbara Codogno

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