Alla In.co di Sarmeola arrivano Dolce & Gabbana

RUBANO. Sarà il Gruppo Dolce & Gabbana a rilevare il sito produttivo della In.co di Sarmeola di Rubano. Sarà così garantito al tessuto sociale ed economico del territorio il mantenimento di un know how di eccellenza nel settore della moda che ha fatto storia negli ultimi cinquant’anni. L’azienda del gruppo Ermenegildo Zegna aveva annunciato, lo scorso 27 di marzo, durante un incontro sindacale di routine, la chiusura del sito, quasi vent’anni dopo averlo rilevato da GVA e rilanciato nel settore della produzione di capispalla di alta e altissima gamma. Ad annunciare il subentro di Dolce & Gabbana è la Femca Cisl di Padova e Rovigo protagonista, con le altre principali sigle sindacali di settore, di un accordo i cui elementi di novità hanno influito consistentemente nell’avvicendamento.
«Nei mesi scorsi abbiamo lavorato assiduamente non solo per garantire ai lavoratori e alle lavoratrici il massimo delle tutele ma anche per mantenere attivo il sito di Rubano», spiega Angelo Levorato segretario della Femca Cisl di Padova e Rovigo. «Nell’accordo complessivo infatti è stato stabilito che la In.co costituisse un fondo da svariate centinaia i migliaia di euro per incentivare l’acquisto della struttura, garantendo così la continuità del lavoro».
Un avvicendamento che vedrà il sito di Rubano prendere l’orizzonte della ricerca e della prototipazione abbandonando la produzione dei capispalla. Delle 220 dipendenti della Inco saranno circa 40 le lavoratrici, oggi in Cigs, reinserite in azienda mentre una ventina hanno scelto la via del trasferimento a Novara ed altrettante hanno optato per il pensionamento. «Ovviamente rimangono disponibili tutte le altre opzioni che sono previste dall’accordo Inco/ Zegna, con trasferimenti, pensionamenti e incentivi», conclude il segretario della Femca Cisl di Padova e Rovigo, «e tuttavia la notizia dell’interesse del Gruppo Dolce & Gabbana di insediare nell’area ex GVA ed ora Zegna un’attività della moda maschile di alta qualità, permette di conservare una prospettiva occupazionale di eccellenza. Sarà così mantenuta viva una storia industriale tra le più importanti della provincia di Padova. Ora», conclude il sindacalista, ci auguriamo che questo possa portare in futuro ad un incremento degli organici e della capacità produttiva del sito di Rubano».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova