Allarme bruchi americani multa a chi non disinfesta

Il comune di Cadoneghe corre ai ripari contro la diffusione dell’insetto nocivo  «Vani gli interventi sulle aree pubbliche se in quelle private non si fa nulla»
CADONEGHE. Multe in arrivo per chi non libera il proprio giardino dall’infestazione di bruco americano. Lo stabilisce con un’ordinanza (emanata due giorni fa dal sindaco Michele Schiavo) il Comune di Cadoneghe, costretto a riproporre il provvedimento in quanto il trattamento preventivo e gli interventi effettuati nei parchi pubblici sono serviti a poco, visto che i privati cittadini nei loro giardini hanno lasciato spesso che il lepidottero infestante proliferasse liberamente. E i bruchi, liberi di muoversi, sono approdati nelle aree pubbliche da poco bonificate. Il fenomeno è serio e non va sottovalutato, pertanto ai trasgressori il Comune eleverà una contravvenzione che può andare da un minimo di 25 a un massimo di 150 euro. I bruchi sono stati segnalati, ad esempio, nei giardini pubblici di via Marco Polo e in quello tra via Verrazzano e via Belzoni. «A causa del clima torrido e dell’assenza di piogge» sottolinea l’assessore all’Ambiente, Enrico Nania, «questo bruco infestante sta proliferando anche nel nostro territorio e intacca le piante comunali, specie le latifoglie usate come piante ornamentali delle aree pubbliche. Mesi fa abbiamo eseguito un trattamento preventivo, che però in alcuni punti si è dimostrato vano, in quanto gli insetti sono tornati, perché presenti nelle vicine aree private. Quello che non ha fatto la prevenzione, lo stanno facendo gli interventi di urgenza, in atto ogni giorno nel territorio. L’infestazione nella nostra provincia è importante, tanto che la ditta che svolge la disinfestazione fatica a soddisfare tutte le richieste di intervento. Ecco perché chiediamo la collaborazione ai cittadini, in quanto estirpando i bruchi anche nelle aree private, possiamo ridurre la loro presenza in quelle pubbliche».


I cittadini che avessero in giardino delle piante attaccate dal bruco americano, dovranno a proprie spese provvedere a eliminare il problema, adottando le due possibili soluzioni. Una è di tipo meccanico e prevede di staccare i rami sui quali i parassiti hanno costruito i loro nidi (che si presentano come grosse ragnatele) e di bruciarli. Ovviamente è vietato inserire questi rami nel contenitore della raccolta del rifiuto verde. L’altro metodo si basa invece sulla difesa microbiologica e chimica, da usare in caso di attacchi maggiormente estesi: o con il Bacillus thuringiensis, un insetticida a bassa tossicità, oppure, con delle piretrine naturali.


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