Allarme caldo, 157 anziani in ospedale
Nelle prossime ore previsto un forte aumento delle temperature. Scatta il piano anti-afa

PADOVA. Oltre centocinquanta anziani in ospedale: dolori al torace, difficoltà respiratorie, sincopi, collassi. L'innalzamento della colonnina di mercurio porta con sé l'aumento del numero dei malori registrati tra la popolazione over 65. L'azienda ospedaliera, capofila nella gestione della consueta emergenza caldo, lancia l'allarme: previsto un week-end bollente, con temperature in ascesa.
«La rete operativa regionale per il monitoraggio e la salvaguardia delle situazioni critiche in caso di alte temperature è scattata - spiega Carla Destro (nella foto), numero uno della direzione medica di via Giustiniani - la struttura ospedaliera a Padova funge da collettore di una serie di attori chiamati a rispondere all'emergenza: Comune, case di riposo, assistenza territoriale. Noi interveniamo nel momento in cui la situazione si aggrava, ma la macchina ormai è ben rodata: sono pochi i casi che richiedono il ricovero in reparto».
L'Arpav, a partire da oggi, lancia l'allarme caldo, con temperature in costante ascesa, che dovrebbero raggiungere picchi di oltre 35 gradi a metà della prossima settimana. I primi effetti della canicola che comincia ad avvolgere la città sono già stati avvertiti: tra il 4 ed il 5 di luglio hanno varcato la soglia del pronto soccorso centrale di via Giustiniani 157 pazienti over-65, 53 dei quali in condizioni critiche.
Tra le patologie più «gettonate», dolori toracici, anomalie ed insufficienze respiratorie, collassi e sincopi: «E' ancora difficile ascrivere con certezza questi sintomi a patologie legate all'aumento delle temperarure - continua il dirigente medico - tuttavia stiamo tenendo monitorata la situazione. Abbiamo registrato alcuni casi, ma la situazione è sotto controllo.
Carla Destro dispensa buoni consigli su come affrontare l'emergenza caldo: «E' fondamentale non uscire durante le ore più calde e mantenere una buona idratazione, quindi bere molto. Sono da evitare però le bibite ghiacciate. Consiglio sempre di mantenere una dieta leggera, costituita per lo più da frutta e verdura di stagione: se si deve uscire di casa poi, è meglio utilizzare un cappellino per proteggersi dai raggi solari». Il medico poi sdogana il gelato come rinfrescante spezza-fame: «Se la porzione non è eccessiva e non è troppo ricco è un buon modo per alleviare la calura». Destro analizza poi i primi dati sull'emergenza caldo: «La rete regionale funziona. Fino ad oggi non abbiamo notato un aumento eccessivo del numero dei ricoveri o degli accessi al pronto soccorso». Il medico però non canta vittoria: «Viste le previsioni, con temperature elevate e qualità dell'aria scadente, ci aspettiamo un peggioramento della situazione».
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