«Alta velocità, stazione a Campo di Marte»
Con l’ok del governo alla progettazione dell’alta velocità anche sul tratto Padova-Verona, la storica stazione di Padova Centrale va spostata. Leonardo Antonio Cetera, ex presidente dei costruttori padovani, assicura che nelle prossime settimane si attiverà assieme all’Ance per cercare di rendere fattibile, in prospettiva, il progetto. «Il governo Renzi, all’interno del decreto Sblocca Italia, ha chiarito che oltre al tratto fra Treviglio e Brescia, i cui lavori sono già in fase esecutiva avanzata, è prevista l’alta capacità/alta velocità anche sul segmento che va da Padova e Verona» spiega Cetera. «Tant’è che, dopo anni di immobilismo, sono stati previsti 90 milioni per la progettazione. Non sono tanti, ma è positivo che il governo abbia preso coscienza che è venuta l’ora di terminare i lavori dell’alta velocità sulla Milano-Venezia al meno entro il 2018-2020. A questo punto, però, noi padovani faremo ridere i polli se, a livello locale, non decidiamo di spostare la stazione dell’alta velocità in un posto diverso da quello attuale».
L’imprenditore entra anche nello specifico del progetto. «Ci rendiamo conto o no che i nuovi treni Freccia Rossa non potranno sfrecciare mai sotto le arcate del ponte Borgomagno, la cui costruzione originaria risale al 1905 ed il cui stato di salute generale non è certo al top? La nuova stazione da riservare ai treni superveloci potrebbe essere realizzata nello spazio dove, attualmente, si trova lo scalo di Campo di Marte. La cosa importante è decidere già oggi lo spostamento parziale dell’attuale stazione, che, come è stato già deciso, ad esempio per Vicenza, potrebbe benissimo restare una stazione per i treni metropolitani». Infine un appello alla classe politica. «Pochi giorni fa ho visto la nuova stazione Bologna Centrale, interrata sul lato di via Carracci, dove transitano solo i treni dell’alta velocità. Uno spettacolo d’ingegneria e di funzionalità. Anche a Padova bisogna cominciare a progettare in grande. Se i politici cominciano già oggi a muoversi, meglio a livello trasversale, per reperire i finanziamenti necessari sono convinto che la nuova stazione per l’alta velocità di Padova non resterà un sogno».
Felice Paduano
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova